Il bollettino aggiornato sul contagio con i dati diffusi dal ministero della Salute e dalla Protezione civile nazionale. Intanto è polemica dopo un audio, pubblicato da La Sicilia, in cui il dirigente Mario La Rocca lanciava un monito ai direttori degli ospedali
Covid, nelle ultime 24 ore 1838 positivi e 43 morti E scoppia il caso posti letto. «I dati sono gonfiati»
Sono 1838 i nuovi positivi al Covid-19 in Sicilia nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto all’interno del quotidiano bollettino fornito dal ministero della Salute e dalla Protezione civile nazionale. Nell’isola si contano anche 43 nuovi decessi, stesso numero di quelli registrati ieri. Cala, invece, il numero di tamponi processati: si passa da 10.020 a 9386. Le persone guarite sono 310 mentre ieri erano state 416. Sempre alta l’attenzione sui numeri che riguardano i cittadini costretti alle cure ospedaliere. I ricoveri sono in tutto 1810, di cui 242 in Terapia intensiva. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 583, Catania 625, Messina 145, Ragusa 56, Trapani 71, Siracusa 126, Agrigento 107, Caltanissetta 70, Enna 55.
Intanto, a tenere banco è la pubblicazione di un audio, da parte de La Sicilia, risalente al 4 novembre. A parlare, nel messaggio inoltrato nel gruppo WhatsApp dei dirigenti degli ospedali isolani, è il super burocrate dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca. Parole nette e con tono incalzante in cui chiedeva, senza troppi giri di parole, di caricare i posti letto di Terapia intensiva nelle piattaforme Cross e Gecos. La prima di riferimento per il ministero della Salute, la seconda del dipartimento di Protezione civile.
Un passaggio fondamentale perché la comunicazione avviene nello stesso giorno in cui il governo annunciò alle varie Regioni l’inserimento nelle fasce di rischio con i tre colori: giallo, arancione e rosso. «Appena stasera ci chiudono ovviamente l’assessore (Razza, ndr) andrà a controllare chi ha calato su Gecos, che cosa e quello che non c’è su Gecos e su Cross relativamente al primo step del 15 novembre sarà responsabile di quello che subirà la Sicilia in termini di restrizioni. È una responsabilità che vi prego di non assumervi – diceva nel messaggio audio La Rocca – quindi, la cortesia è fare calare tutto lo step previsto al 15 novembre già da stamattina su Gecos perché stasera si conteranno i morti e i feriti, grazie».
Parole che hanno rimandato subito ai tanti interrogativi sui numeri reali di posti letto in Sicilia. Già dopo l’annuncio del piano regionale, MeridioNews aveva dedicato un corposo approfondimento alla questione, svelando come molti dei posti accolti come nuovi in realtà provenissero dal piano estivo, annunciato e solo in parte realizzato. Di «numeri gonfiati» parla il sindacato dei medici Cimo, spiegando come molti posti letto esistano soltanto sulla carta.
Intanto, il presidente della Regione Nello Musumeci annuncia di avere chiesto al governo l’invio degli ispettori ministeriali «ormai da una settimana», spiegando di non temere «ogni tentativo di speculazione». Con una nota ufficiale il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha annunciato verifiche. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: «Ho sentito il ministero questa mattina e ho detto che è il caso, concordemente, che assieme al Nas dei carabinieri si faccia un immediato controllo di tutto quello che è stato caricato sulle nostre piattaforme».