Corteo G7, manifestanti replicano a parole di Gabrielli «Polizia ha creato tensioni, residenti si sono ribellati»

«Il fatto che il capo della polizia si permetta di esprimersi nel merito politico dà la misura del clima che si respira oggi in Italia». A poche ore dalla conferenza stampa di Franco Gabrielli, che ha parlato del corteo di ieri a Giardini Naxos per protestare contro il G7 congratulandosi per la riuscita delle misure messe in campo per garantire l’ordine pubblico, i manifestanti che hanno sfilato per le strade della cittadina ionica rispondono a quelle che reputano «frasi patetiche». 

Gabrielli, facendo riferimento al momento in cui la polizia ha effettuato una piccola carica con manganellate e lacrimogeni, ha definito «improponibili» i manifestanti che hanno deciso di tirare dritto, sfidando il percorso previsto dal corteo. «Giocano sui numeri e lo fanno in maniera ridicola – dichiara Giorgio Martinico, uno dei portavoce del movimento -. Basta guardare le riprese o le tante foto scattate per accorgersi che eravamo ben più dei mille che pretestuosamente la polizia dichiara e lo stesso si può dire per i molti che hanno deciso di proseguire per il lungomare. Ad arrivare a ridosso del blocco della polizia sono state centinaia di persone e non certo una trentina».

Ma al di là della disputa sulle cifre, ciò che secondo Martinico preoccupa maggiormente è il tenore delle esternazioni di Gabrielli. «Non è usuale che un capo delle forze dell’ordine dia questo genere di giudizi, arrivando a definire “simulacro” un corteo che ha visto la partecipazione di persone provenienti da diverse parti d’Italia e anche degli stessi residenti».

Il riferimento va ai molteplici controlli che «tutti i manifestanti» arrivati in autobus hanno subito nel percorso di avvicinamento a Giardini. «Ognuno è stato identificato, fotografato con la carta di identità in mano e ripreso in ogni particolare, dai tatuaggi ai piercing – prosegue Martinico -. Il solo fatto di volere manifestare contro il G7 ha implicato l’essere stati schedati come ai peggiori tempi». A fare stridere ancora di più le procedure messe in atto dalle forze dell’ordine sarebbero stati i risultati. «Come mai Gabrielli non dice che nulla è stato trovato, che niente è stato sequestrato a parte qualche striscione?», chiede il portavoce.

Secondo i manifestanti la risposta starebbe nel non volere ammettere «il fallimento dell’intero dispositivo di sicurezza», che ricalca le restrizioni alla libertà che la legge Minniti avrebbe voluto introdurre. «A Villa San Giovanni 13 persone sono state bloccate e hanno ricevuto il foglio di via senza alcun motivo – attacca Martinico -. Gabrielli e Minniti hanno sbagliato su tutta la linea e la dimostrazione l’hanno data i tanti abitanti che hanno fatto capire di non poterne più di una cittadina militarizzata senza motivo. La polizia ha creato le tensioni e poi è riuscita a risultare invisa agli abitanti di Giardini», sottolinea il portavoce. Che conclude ricordando l’immagine simbolo della solidarietà espressa dai giardinesi ai manifestanti: «Quando la polizia ha lanciato i lacrimogeni, dai balconi hanno lanciato limoni e acqua. Gabrielli pensi a questo», conclude Martinico.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]