Dopo l'inchiesta sulla tangentopoli palermitana legata al pagamento della Tares, Italia dei Valori vuole sapere con precisione quante sono le persone coinvolte: «Servono misure urgenti per ripulire la Pubblica Amministrazione»
Corruzione all’Ufficio Tributi Idv chiede l’accesso agli atti
Una richiesta di accesso agli atti rivolta al Ministero dell’Interno per «conoscere con precisione il numero delle persone arrestate e sottoposte a procedimenti penali per reati commessi contro la Pubblica Amministrazione nel corso degli anni 2013 e 2014».
Lo chiedono Ignazio Messina, segretario nazionale di Idv, e i consiglieri comunali di Palermo, Filippo Occhipinti e Paolo Caracausi, dopo l’inchiesta sulle tangenti all’Ufficio Tributi di Palermo che ha portato all’arresto di 16 persone.
«Italia dei Valori – si legge in una nota- ha depositato, sia alla Camera dei Deputati che in Cassazione, un progetto di legge di iniziativa popolare che contiene misure urgenti per il contrasto del fenomeno della corruzione e dei delitti contro la Pubblica Amministrazione. Le quotidiane vicende di cronaca giudiziaria hanno evidenziato un’allarmante situazione di corruttela diffusa in tutto il Paese, testimoniata dalle numerose indagini e dai conseguenti arresti di persone appartenenti alla Pubblica Amministrazione, e Idv si costituirà parte civile in ogni comune in cui è presente.
Il nostro partito profonde un impegno politico, istituzionale e civile a livello capillare in tutto il territorio della Repubblica, nella lotta alla corruzione e a ogni forma di attività illecita. Vanno colpiti duramente corrotti e corruttori attraverso la confisca del loro intero patrimonio, l’allungamento dei termini di prescrizione per fare in modo che la magistratura possa avere il tempo necessario per fare le indagini, l’introduzione della figura dell’agente provocatore e la sospensione perpetua dal lavoro di impiegati pubblici rinviati a giudizio».