Nella festa per la promozione in serie A del Frosinone brinda anche un pezzo della città di Palermo. L’eco dello storico traguardo centrato dai ciociari ha raggiunto il capoluogo siciliano concentrandosi a Partanna Mondello, quartiere in cui è nato Roberto Crivello, esterno sinistro classe ’91 della compagine guidata da Roberto Stellone. In questo contesto, Crivello sta al Frosinone come Di Gaudio sta al Carpi. Espressioni vincenti di due realtà di provincia che, nella prossima stagione, porteranno il loro nome nell’élite del calcio nazionale. Dopo Di Gaudio, laterale mancino di Borgo Nuovo, un altro «figlio» di Palermo si ritaglia una fetta di gloria.
La promozione nella massima serie con il Frosinone rappresenta il coronamento di un sogno per Crivello. E’ il premio alla perseveranza e ai sacrifici compiuti da un ragazzo che, pur avendo incontrato lungo la strada diversi ostacoli tra cui la morte del padre, non ha ceduto alla tentazione di fermarsi e ha proseguito il suo cammino a ritmo sostenuto imboccando la direzione giusta: «La promozione in A è stata un’emozione indescrivibile – ha ammesso Crivello contattato da Meridionews.it – ancora non riesco a capire quello che abbiamo fatto. Lo immagino ma ancora non ho realizzato bene. Questo traguardo costituisce, al momento, l’apice della mia carriera. Non vedo l’ora di giocare in stadi prestigiosi come San Siro e anche al Barbera contro il Palermo». Per il ventitreenne difensore palermitano, cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Tieffe Parmonval, società dilettantistica del suo quartiere, avrà un sapore speciale la sfida contro la squadra della sua città: «Mi viene la pelle d’oca solo al pensiero, sarà molto emozionante affrontare i rosanero. In passato, prima che mi trasferissi a Torino all’età di 14 anni, il Palermo mi cercò. Avrei potuto giocare nei Giovanissimi Nazionali ma ho preferito restare alla Tieffe, una delle migliori società in Sicilia, un sodalizio che ho sempre considerato come una famiglia».
Nel suo percorso professionale la Tieffe è stato il trampolino di lancio verso le giovanili della Juventus, club con cui nel 2010 ha vinto il Torneo di Viareggio. Il curriculum, impreziosito dall’esperienza con la maglia bianconera, è stato aggiornato successivamente da altre tappe (Carrarese, Gela, San Marino) prima della consacrazione al Frosinone. Con i gialloblù ha trovato la dimensione ideale e finora ha lasciato il segno centrando negli ultimi due anni il doppio salto dalla Lega Pro alla serie A. Una gioia che il difensore vuole condividere con le persone care: «Dedico la promozione alla mia ragazza, alla mia famiglia e in particolare a mio padre che non c’è più e che mi protegge dal cielo».
La famiglia di Crivello è pronta ad abbracciarlo e lo accoglierà presto da trionfatore: «L’anno scorso mi hanno organizzato una festa a sorpresa. So che a Partanna Mondello si stanno già mobilitando per altri festeggiamenti quando scenderò in città».
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