Duecento chili di panetti di cocaina purissima ritrovati nel mare di Lampedusa. Droga che sarebbe stata pagata con ricariche di conti gioco per le scommesse online. Con l’operazione Zefiro – il seguito dell’operazione Levante di febbraio – per il ritrovamento, l’occultamento e lo spaccio della sostanza stupefacente sono state fermate undici persone. Antonino Di Maggio, […]
Lampedusa, la cocaina trovata in mare pagata con ricariche per scommesse online
Duecento chili di panetti di cocaina purissima ritrovati nel mare di Lampedusa. Droga che sarebbe stata pagata con ricariche di conti gioco per le scommesse online. Con l’operazione Zefiro – il seguito dell’operazione Levante di febbraio – per il ritrovamento, l’occultamento e lo spaccio della sostanza stupefacente sono state fermate undici persone.
Antonino Di Maggio, Sana Sarr, Waly Sarr, Mhaye Ibrahima sono ritenuti responsabili per un quantitativo complessivo di 57 chili di droga. Giovanni Blandina e Jacopo Blandina, rispettivamente padre e figlio di Ignazio Umberto Blandina – già arrestato in passato perché spacciava ai domiciliari – sono stati ritenuti responsabili della gestione e dello spaccio dello stupefacente precedentemente occultato dal proprio familiare prima del suo arresto. Vincenzo Lo Verde, Gningue Lo Doudou, Vincenzo Barbera, Tony Sparma e Nicola Minio sono stati ritenuti responsabili, in concorso, di detenzione e spaccio di cocaina. Due degli indagati – l’armatore della barca e un marinaio senegalese – sono stati bloccati da una motovedetta dei carabinieri che li ha intercettati in mare. Il peschereccio viene scortato verso il porto.