Premessa: raggiungere i livelli dell’ex ds rosa Rino Foschi è impossibile. Sono uniche le sensazioni che l’attuale direttore dell’area tecnica del Cesena prova nel momento in cui l’avversario da battere è il Palermo. Trovarsi di fronte i rosanero scatena nel suo stato d’animo un vortice di emozioni che provoca sofferenza e disagio. Tuttavia, il dirigente romagnolo questa sera non sarà l’unico osservatore esterno costretto a gestire una sorta di conflitto interiore. Magari non avrà le reazioni di Foschi ma, davanti alla tv, non resterà indifferente neppure il centrocampista (o meglio ex centrocampista) Maurizio Ciaramitaro, palermitano classe 1982 che in Sicilia e nel club romagnolo ha vissuto due tappe importanti della sua carriera: «Emozioni particolari? Palermo è la squadra della mia città ma sono legato affettivamente anche al Cesena – ha ammesso ai microfoni di Meridionews – ambiente che mi ha insegnato tante cose e che mi ha fatto crescere da un punto di vista sia umano che professionale. A Cesena sono stato accolto sempre bene».
I riflettori sono puntati sullo stadio Manuzzi. Vincendo, i rosanero darebbero un ulteriore segnale di forza alle dirette concorrenti per la promozione ma, secondo Ciaramitaro, al quale è intitolata la scuola calcio che svolge la propria attività al centro sportivo Pasqualino Stadium di Carini, è ancora prematuro parlare di fuga o tracciare dei mini-bilanci: «Non ci sono ancora i presupposti per trarre delle conclusioni. Quella di Cesena è per il Palermo una partita importante ma, allo stato attuale, è solo uno dei tanti step del percorso. I rosanero, consapevoli dei propri mezzi, cercheranno di vincere ma non vedo premesse diverse rispetto ad altre partite. Il Palermo va sempre in campo per vincere sapendo che è questa la strada da seguire per raggiungere il proprio obiettivo». Nel biglietto con la frase ‘guai a sottovalutare la compagine romagnola’ e destinato agli uomini di Tedino c’è anche la firma di Ciaramitaro: «Conosco l’ambiente di Cesena (squadra nella quale ha giocato in serie B dal 2004 al 2006 centrando anche il suo record di marcature in carriera con 13 gol, di cui 11 in campionato, in 76 presenze ufficiali, ndr) e conosco anche l’allenatore (Castori, ndr). Per i rosa non sarà facile vincere davanti al pubblico del Manuzzi anche perché il Cesena è reduce da una serie di buoni risultati e ha fermato pure Frosinone e Parma. Anche il Palermo è in salute – ha aggiunto – sta facendo bene e ha vinto le ultime due partite contro Bari e Ternana esprimendo un discreto calcio. Prevedo una partita bella e combattuta».
Al di là delle insidie che nasconde il match di questa sera, Ciaramitaro (la promozione in B nel 2001 è uno dei momenti che hanno scandito la sua esperienza con la maglia rosanero indossata anche dal 2001 al gennaio 2002 e poi ancora, in A, nella seconda parte della stagione 2006/07, nella prima porzione del 2008/09 oltre ad una parentesi dietro le quinte nel 2010/11) sa che la formazione guidata da Tedino ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista in questa stagione: «Il Palermo è una squadra attrezzata – sottolinea il collaboratore dell’area tecnica del Trapani, club in cui ha giocato tra i cadetti dal 2013 al 2017 – ha trovato solidità in fase difensiva, ha giocatori come ad esempio Coronado, Nestorovski (attualmente ai box per infortunio, ndr) ed Embalo (rientrato questa mattina a Palermo, con il permesso della società, per la nascita del primogenito Kevin, ndr) che alzano il tasso qualitativo del gruppo e anche a centrocampo ha elementi di categoria. Un pronostico per la sfida odierna? Non sono bravo nei pronostici, mi aspetto una partita aperta tra due squadre che proveranno ad attaccare».
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