Ciapi, convocazioni ‘elettorali’ per 1382 idonei?

A POCHI GIORNI DALL’APERTURA DELLE URNE PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO EUROPEO L’ENTE REGIONALE CHIAMA IL PERSONALE PER I CONTRATTI… DATE E NUMERI CHE NON CONVINCONO E CHE LANCIANO DESTANO DUBBI ELETTORALISTICI. PER NON PARLARE DEI NUMERI TUTTI SBALLATI…

In perfetta coincidenza con la settimana che porterà al voto per il rinnovo del Parlamento europeo, il Ciapi di Priolo ha diramato il calendario dei soggetti convocati per la sottoscrizione del contratto di lavoro a valere sul progetto Prometeo. Tra gli osservatori del sistema sono in tantissimi a gridare allo scandalo. Ed in effetti sembra proprio una vergogna.

Due i motivi alla base delle segnalazioni pervenute in redazione, uno politico e l’altro tecnico.

La commistione della chiamata per la firma del contratto con le imminenti elezioni europee previste per il 25 maggio destano non poche perplessità. E poi i numeri degli idonei convocati che non pare convincano gli attenti osservatori per la possibile violazione di quanto previsto nell’avviso pubblico del 20 dicembre 2013.

Tanti mesi bruciati per stilare quattro diverse graduatorie per poi chiamare solo una parte degli idonei. Deludente l’atteggiamento del presidente dell’ente strumentale di proprietà della Regione siciliana, Egidio Ortisi. Da lui non ci aspettavamo certo la celebrazione, come dire?, di questa strana coincidenza.

Nella settimana che porterà i siciliani ad esprimere il consenso per scegliere i ‘privilegiati’ al Parlamento europeo, proprio mentre si cercano i voti in lungo e in largo, in mille e 382 sono stati convocati nelle sedi di Palermo e Priolo per la verifica dei requisiti dichiarati in sede di autocertificazione e la successiva contrattualizzazione. Eppure gli idonei complessivamente sono in 2005. Che fine faranno gli altri? Saranno chiamati successivamente? Magari in coincidenza di qualche altro appuntamento elettorale?

L’avviso pubblico si ferma a mille e 415, per chiamarne un numero maggiore bisognerebbe andare oltre l’Avviso. Siamo certi che possa farsi? A guardare quello che il Ciapi ha combinato con il numero dei convocati, c’è da crederci.

Non si può più assistere ad uno spettacolo indecente. Non vi è alcuna certezza, per carità: ma i dubbi di tanti soggetti hanno segnalato al redazione rimane. E nulla, almeno finora, è stato fatto per evitare che questa coincidenza si avverasse.

Sul sito istituzionale leggiamo che il Ciapi ha convocato complessivamente mille e 382 soggetti idonei e non mille e 415. Candidati che, prima della sottoscrizione del contratto, dovranno produrre i documenti comprovanti i requisiti di cui alle autocertificazioni presentate.

Un fatto inquietante questo. Soprattutto se calato nella settimana delle elezioni. Forse il presidente Ortisi e la direttrice dell’ente, Luciana Rallo, farebbero bene ad evitare. Si tratta di due persone per bene, che di certo eviteranno spiacevoli strumentalizzazioni.

Tra l’altro, ci sarebbero trentatrè idonei non chiamati: perché? Pare anche che non sarebbero stati rispettati i numeri per figura professionale previsti nel citato avviso pubblico.

Riportiamo la suddivisione numerica, così come prevista nel bando Prometeo:

514 formatori,

321 tutor,

182 segreteria didattica,

182 segreteria amministrativa,

156 ausiliari

e 60 responsabili di processo per un totale di mille a 415.

Il calendario delle convocazioni, diramato dal Ciapi fornisce altri numeri, disattendendo la suddivisione del bando, che richiamiamo di seguito:

– il 20 maggio saranno convocati n.64 idonei per la figura di Responsabile di Processo;

– il 21, 22 e 23 maggio sarà la volta dei formatori che, nel complesso, saranno in 523;

– iI Tutor convocati per il 23 ed il 26 maggio saranno complessivamente 270;

– il 27 maggio saranno in 184 tra i segretari amministrativi ad essere convocati;

– mentre i colleghi segretari didattici saranno chiamati, il 28 maggio, in 183;

– ed infine il 29 maggio saranno in 158 gli ausiliari convocati per la sottoscrizione del contratto.

Se si raffrontano i numeri previsti dal bando con quelli pubblicati dal Ciapi negli elenchi dei convocati emerge come non coincida nulla. Perché?

L’avviso pubblico prevede l’avvio al lavoro di 514 formatori: perché sono in 523 ad essere stati convocati?

I tutor da 321, come previsto nel citato bando pubblico, saranno in 270 a sottoscrivere il contratto. Come mai?

Gli idonei appartenenti alla figura di segretario didattico da avviare dovrebbero essere 182, ma i convocati sono 183.

Così come per la figura dei segretari amministrativi: il bando pubblico prevede 182 operatori, ma i convocati saranno in 184.

Che dire poi dei responsabili di processo che dovrebbero essere in 60 a sottoscrivere il contratto, ma che sono diventati 64?

Per finire gli ausiliari: il bando ne prevede il ricollocamento per 156, ed invece sono stati in 158.

Numeri sballati che non rispondono a quanto contenuto nell’Avviso pubblico. Ci chiediamo perché. Necessità sopravvenute? Non crediamo che sia stata la politica a cambiare i numeri facendo violare al Ciapi il contenuto del bando. Riteniamo invece che possa essere stato magari qualche distrazione organizzativa. Non sarebbe forse opportuno che dal Ciapi o dal dipartimento regionale Lavoro qualcuno chiarisca cosa sia successo?

Il momento scelto per le convocazioni ed i numeri diversi che emergono, in assenza di un chiarimento, rischiamo di gettare fango su un progetto che è nato per dare respiro a mille e 415 operatori che, per svariati motivi, si sono ritrovati senza uno stipendio e senza un lavoro. Un impegno assunto dal Governo regionale che rischia di precipitare nel fallimento totale danneggiando ancora una volta i lavoratori interessati.

Giuseppe Messina

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