Chanel: la donna, l’amore, il mito

Il fascino del mito dell’alta moda si fonde con i sentimenti e gli amori della donna: questo il connubio perfetto che svela il segreto del film “Coco avant Chanel”, pellicola biografica incentrata sugli anni giovanili della vita della regina dell’eleganza francese, diretto da Anne Fontaine.

Gabrielle, abbandonata dal padre, trascorre l’infanzia in un orfanotrofio. Appena adolescente sbarca il lunario lavorando come sartina in un negozio di stoffe. La sera, insieme alla sorella, canta canzonette frivole in uno squallido cabaret frequentato da nobiluomini alticci e di facili costumi. Qui la ragazza incontra Étienne Balsan (Benoît Poelvoorde), ricco e nobile signore che vive in una villa poco fuori Parigi, che rimane fortemente affascinato da lei e che riesce ad avvicinarla grazie alla promessa di farla sfondare nel mondo dello spettacolo e di portarla nella capitale. L’occasione sfuma e l’uomo parte alla volta della sua villa. Coco -è così che chiamano Gabrielle- decide di raggiungerlo e di sfruttare l’influenza che ha su di lui per convincerlo a farsi ospitare in casa sua nel tentativo di fare fortuna nella grande città. È a casa Balsan che Coco incontra Boy Capel (Alessandro Nivola), un gentiluomo inglese che si innamora di lei e che si trasformerà nella più grande storia d’amore della celebre stilista.

“Coco avant Chanel” è un film elegante e leggiadro, ma anche forte, come la sua carismatica protagonista, interpretata da una perfetta Audriey Tautou. Nella pellicola di Anne Fontaine, Coco ragazza vuole sfondare nel mondo dello spettacolo anche se è stonata, mentre cucire -arte che le riesce egregiamente- le serve per vivere ma non le piace. Desidera ardentemente essere indipendente a livello economico e non si vuole innamorare, per non dipendere da un uomo mai, in nulla, nemmeno nei sentimenti. Si veste copiando lo stile dall’universo maschile, da marinaio e da efebo, adattando per il suo corpo esile e il suo portamento sensuale le camice e i pantaloni che ruba dall’armadio di Balsan. Il suo stile sobrio e semplice si contrappone alla piume e all’eccesso delle signore dell’epoca, artificiali e volgari, strette in corpetti che non le fanno respirare e che scoprono troppo, senza lasciare nulla all’immaginazione. Perché “immaginare è più eccitante di vedere”.

Con i suoi “cappellini per pensare” e i suoi abiti eleganti e comodi, realizzati con tessuti innovativi, Coco Chanel ha emancipato le donne, dando voce alle loro esigenze e ad una maniera di concepire la moda prima per piacersi che per piacere agli altri. Creativa e intelligente, ha trasposto le sue uscite taglienti e la sua testa dura in un modo di vivere da trasmettere alle donne di tutto un secolo a venire: un esempio di forze e determinazione, nella moda come nella vita.

Il film è delizioso e intenso, leggero come un vestito di organza rosa cipria. L’amore tra Gabrielle e Boy Capel è vero e profondo, anche se ha il retrogusto amaro della disillusione. Infatti, anche se innamorato follemente di lei, il giovane inglese sposa una connazionale ricca ed influente, rilegando Gabrielle nel ruolo eternamente secondario dell’amante. Triste ritratto, questo, della società primo novecentesca, schiava dei clichés e delle convenzioni sociali, vittima dell’apparire. Coco romperà alcuni di questi schemi, tramutandosi nel mito non più irraggiungibile, modello di indipendenza e di emancipazione femminile, ma anche nell’esempio vicinissimo e attuale che ha contribuito a dare nuova fisionomia alla donna dei nostri tempi.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]