Al Teatro Stabile di Catania il corso di drammaturgia di Ottavio Cappellani

Un corso nel quale «i nuovi talenti potranno crescere, migliorarsi ed esprimersi al meglio». Parliamo del corso base di drammaturgia che sarà realizzato dal Teatro Stabile di Catania e che sarà tenuto dallo scrittore e romanziere Ottavio Cappellani. Un corso al quale potranno accedere 20 persone60 le ore di lezione previste – al quale collaborerà anche il quotidiano La Sicilia, che pubblicherà i copioni. In un articolo sullo stesso quotidiano il direttore artistico dello Stabile di Catania, l’attore Graziano Piazza, dice che «questo corso rappresenta un’attività propedeutica alla riapertura della nostra scuola d’arte drammatica». Si comincerà tra poco meno di un mese e «le lezioni saranno 15, ognuna da quattro ore», dice Piazza. È stato annunciato che alla fine del corso le persone che hanno partecipato «elaboreranno un
cortometraggio teatrale della durata di sei minuti, che presenta le caratteristiche strutturali di un copione da 120 minuti».

«Tanti ragazzi mi mandano i loro scritti, mi chiedono consigli – dice Cappellani a La Sicilia – Quello che noto è che spesso iniziano a scrivere qualcosa e poi si bloccano, non sanno come continuare. Il mio corso – continua lo scrittore, che è anche un collaboratore di MeridioNews – spiega le due strutture classiche della drammaturgia: Il viaggio dell’eroe, che viene dall’Odissea, e La struttura in tre atti, che proviene dalle tragedie e dalle commedie greche; qualcosa – prosegue Cappellani – che abbiamo anche un po’ nel sangue perché nasce qui, al teatro greco di Siracusa, nella Magna Grecia». Secondo Cappellani, si tratta di «due strutture che danno la possibilità a chi scrive di sapere quale deve essere il prossimo passo, qualsiasi sia il contenuto, la trama, che si voglia veicolare. È l’ordito – continua lo scrittore – Conoscere tutti i passaggi di queste due strutture dà la possibilità a chi scrive di finire un copione, un romanzo, un sceneggiatura».

Cappellani spiega che ogni lezione sarà divisa in quattro parti: un’ora dedicata alla struttura classica, un’altra alla «storia della drammaturgia – dal teatro sperimentale a quello contemporaneo, dal videoclip alla musica», poi letture, esercitazioni, scrittura dei testi, confronto e correzioni. E, stando a quanto dice lo scrittore, si lavorerà «anche allo sviluppo di una storia, alla costruzione della trama, dei personaggi». Cappellani dice che si lavorerà molto in gruppo, «come avviene in teatro e al cinema, dove gli sceneggiatori possono essere più di uno». Alla fine del corso l’intenzione di realizzare dei corti teatrali. «Ho scelto di tenere il corto tutto in un mese – conclude Cappellani nell’intervista a La Sicilia – perché c’è maggiore possibilità di fare scattare l’adrenalina e non sfaldare la concentrazione sulla scrittura. È l’obiettivo del corso: riuscire a completare una drammaturgia».


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