Il Catania conferma la legge del Massimino, vincendo in casa la quarta gara su quattro. L'1-0 al Picerno, però, non è certo convincente. Spicca come al solito Mazzarani, uomo decisivo a tutto campo. Llama e Barisic sono invece impalpabili
Catania-Picerno 1-0, ecco chi sale e chi scende Mazzarani uomo partita, Llama-Barisic due flop
Il Catania arpiona tre punti preziosissimi, necessari per trascorrere una settimana di tranquillità e ricaricare le pile in vista della trasferta di Vibo Valentia. Il gioco, nonostante la vittoria, continua però a non convincere. Le tante assenze sono un problema per Andrea Camplone: la squadra, però, va a strappi e non sa essere continua. Il tecnico sbaglia inoltre le scelte iniziali, lanciando in campo due calciatori che sostituisce dopo appena 40′: si tratta di Llama e Barisic, peggiori in campo. Mazzarani, autore del gol decisivo, conferma invece il suo grande momento di forma.
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Andrea Mazzarani: La palma di migliore in campo va ancora una volta al numero 32 rossazzurro, autore della quarta rete di un campionato finora sopra le righe. L’ex Crotone e Salernitana si rende protagonista di una eccellente gara a tutto campo. Prima da esterno d’attacco, quando tenta di ricucire le distanze tra i reparti e prova in tutti i modi a innescare Curiale. Nella ripresa sigla da rapace il gol del vantaggio, poi fa il suo anche nella posizione di mezzala, sfiorando il raddoppio in una occasione e rendendosi sempre prezioso in fase di ripartenza. È, al momento, la vera anima della squadra.
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Luca Calapai: Prova sopra le righe anche per il terzino destro. Il numero 26 è bravo in entrambe le fasi di gioco. A livello difensivo supporta Mbende, limitando al massimo le scorribande del veloce Guerra. In attacco, invece, le sue propensioni offensive sono spettacolari: la sua corsa a perdifiato sulla corsia di destra è una spina nel fianco per gli avversari, costretti sempre a rincorrere. Nel secondo tempo mette Mazzarani nelle condizioni di siglare il raddoppio, ma il compagno spreca.
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Nana Welbeck: La presenza del calciatore italo-ghanese è necessaria per la squadra rossazzurra. Il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Brescia, infatti, è l’unico calciatore che in mezzo al campo sbuffa e pressa, facendo un gran lavoro in fase di contenimento e recupero palla. Non è un caso che nel secondo tempo la squadra sia più propositiva e riesca a giocare con il baricentro più alto. È la spalla ideale di Lodi, correndo per due.
Flop
Christian Llama: Male, malissimo l’esperto calciatore argentino che aveva fatto le fortune dei rossazzurri in Serie A. Giunto alla soglia dei 34 anni, il mancino sudamericano ha evidentemente smarrito le doti che lo rendevano un giocatore di categoria superiore: senza corsa e intensità in mezzo al campo, infatti, avere un buon piede è assolutamente inutile. Trotterella a centrocampo per 40′ senza costrutto, provando qualche giocata sulla corsia mancina e abbozzando qualche cross. Spiace tanto dirlo, ma ormai sembra un ex atleta.
Flop
Maks Barisic: Camplone compie l’azzardo di lanciare lo sloveno, lungamente fuori per infortunio, dal primo minuto. Si tratta di una scelta errata, dato che il calciatore non riesce mai a entrare in partita. Zero conclusioni, zero cross dal fondo, neanche un tentativo di assist. Solo una debole chiusura, in un mare di appoggi sbagliati e palle perse. Non è, al momento, un giocatore in grado di sobbarcarsi 90 minuti di gara.
Flop
Davis Curiale: Il numero 11 del Catania è, ormai da più di un anno, il lontano parente della punta che tanto bene aveva fatto nel corso della prima stagione in rossazzurro con Lucarelli in panchina. Camplone lo rilancia dal primo minuto al centro del reparto offensivo etneo, preferendolo a Di Piazza: dopo un primo tempo da 4 in pagella si nota un leggero miglioramento nella ripresa, quando tenta la conclusione da buona posizione, mandando alto. Veramente troppo poco per meritare la sufficienza.