In attesa della giustizia ordinaria, inizia a muoversi la giustizia sportiva per sanzionare quanto successo prima e durante la partita Catania-Pescara, gara dei quarti di finale della Coppa Italia di Serie C, quando un autobus con a bordo una quarantina di tifosi abruzzesi è stato preso d’assalto da un gruppo di untrà etnei. Il primo atto ufficiale però riguarda quanto successo all’interno dello stadio Massimino, dove i cori dei supporter del Catania e il lancio di oggetti all’indirizzo degli spalti occupati dagli avversari costeranno alla società duemila euro di multa.
La vera stangata deve ancora arrivare, ma pare sia ormai stato deciso che la prossima gara casalinga del Catania, quella contro il Sorrento, si giocherà a porte chiuse. E per i tifosi etnei c’è a rischio anche la gara di successiva, con la trasferta di Benevento che potrebbe essere vietata ai catanesi, visto anche che si tratta di una partita per cui l’atmosfera si preannuncia piuttosto calda.
L’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell’Interno pare avere le idee piuttosto chiare sulla decisione, anche se sarà la prefettura di Catania ad avere l’ultima parola. Intanto le forze dell’ordine stanno ancora cercando gli altri responsabili dell’agguato al bus dei pescaresi, per cui sono già stati arrestati due responsabili.
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