Un nuovo supermercato in un’area di via Palazzotto, tra il tondo Gioeni e via Etnea. Quando verrà completato, salvo stravolgimenti, sarà il terzo supermercato in un raggio di appena 270 metri: un record e non solo per quel pezzo di città. L’intero capoluogo etneo, ormai da tempo, deve fare i conti con la continua apertura di strutture di questo tipo. La vicenda Lidl ha dietro una storia controversa che adesso si arricchisce di un nuovo capitolo: il rilascio – datato 30 agosto 2024 – da parte della direzione Attività produttive del Comune di Catania del provvedimento unico conclusivo del permesso di costruire. A ottenerlo è stato Riccardo Magarini, nella qualità di procuratore speciale della Lidl Italia, costola della catena tedesca di supermercati. La struttura, come indicato nel documento, avrà una superficie complessiva di 1350 metri quadrati, di cui 850 metri quadrati per la vendita alimentare.
Sull’area in questione, in passato, aveva già puntato le antenne la catena Penny Market, presentando nel 2013 un’istanza per il rilascio della concessione edilizia. In quel caso, però, il Comune non diede il via libera poiché, secondo il Piano regolatore generale approvato nel 1969, la zona – indicata con la lettera L (servizi generali) e con l’iscrizione SM – sarebbe stata vincolata, in parte, alla costruzione di una scuola media e, nella restante porzione, a verde pubblico. Prescrizioni oggetto di un ricorso, non vinto, al tribunale amministrativo regionale e, successivamente, al Consiglio di giustizia amministrativa. I ricorrenti contestavano sostanzialmente come le lettere SM non necessariamente significassero scuola media, ma potevano essere intese, per esempio, anche come sala musicale o strutture mercantili. Il tutto ponendo l’accento su un piano regolatore ormai vecchio e bisognoso di una rivisitazione su più fronti. Alla fine, i giudici del Cga confermarono la sentenza del Tar specificando come, il Comune, avrebbe comunque dovuto rivalutare l’area per capire se la sua destinazione originale – indicata nel Prg – fosse ancora attuale. Fino ad allora l’area sarebbe rimasta inedificabile.
Si arriva così alla richiesta di Lidl e al cambio di rotta del Comune. Il 19 novembre 2023 arriva infatti il via libera al supermercato dalla direzione Attività produttive con il provvedimento unico del progetto di fattibilità tecnica ed economica. A questo si aggiunge adesso quanto deliberato il 30 agosto, con gli uffici che hanno concesso il provvedimento unico conclusivo del permesso di costruire. Nelle motivazioni, come si legge nel documento e come ha sottolineato Argo cento occhi su Catania, vengono citati proprio alcuni passaggi della vecchia sentenza. Diciture riportate in maniera incompleta e, secondo l’associazione, anche parzialmente stravolte, così da trasformare la sentenza del Cga nelle fondamenta per concedere il via libera a Lidl. Nel documento del 30 agosto, per esempio, viene specificato che il simbolo SM «non è assolutamente da identificare come scuola media». I giudici, a essere precisi, specificavano che SM, inteso come scuola media, era una lettura dalla decifrazione incerta, anche in ragione dell’espansione demografica della città e del mancato aggiornamento del Prg. Su questo passaggio c’è poi un documento, recuperato e reso pubblico da Argo, in cui è possibile analizzare la legenda dei simboli utilizzati nelle cartografia del piano regolatore. Qui si può notare che il simbolo SM corrisponde proprio alla dicitura scuola media.
Quello di via Palazzotto non è il primo caso in cui il Comune, come hanno sottolineato le opposizioni in Consiglio comunale, rilascia autorizzazioni per la costruzione di supermercati in aree che, secondo il Prg, sarebbero destinate ad altri servizi. Come avvenuto per la Lidl in via Segantini, e gli Eurospin di via Carrubbella e via Martelli Castaldi. Per quest’ultimo via libera è nata un’inchiesta che si è concentrata sulla direzione Urbanistica con il direttore che, insieme ad altri, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di falso e abuso d’ufficio. Sulle autorizzazioni a Lidl per il supermercato in via Palazzotto si è espressa anche Confcommercio, inviando una nota – la terza – al Comune, evidenziando «uno stato di confusione e incertezza» nell’applicazione delle norme.
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