Catania all’ultima spiaggia?

Sabato 2 giugno: in concomitanza con questo fine settimana di festa aprono ufficialmente i solarium della scogliera. Ma il cielo nuvoloso, qualche goccia di pioggia e la temperatura poco estiva hanno impedito a molti catanesi di inaugurare i solarium di piazza Europa e del Nautico.

 

Stamattina, infatti, erano davvero poche le persone distese “al sole” e ancor meno i bagnanti, a parte qualche intrepido ragazzino che, nonostante la fresca brezza proveniente dal mare, non ha saputo resistere al tradizionale tuffo con gli amici. Sia nel solarium del Nautico che in quello Europa, leggermente più popolato del primo, la maggior parte delle persone era distesa completamente vestita: «Come rinunciare ad un appuntamento che ritorna puntuale ogni anno? – racconta una coppia incontrata al solarium di Ognina – Lavorando tutti i giorni abbiamo deciso di approfittare di questo giorno di festa per trascorrere una tranquilla giornata al mare, e i solarium sono un ottimo modo per andare al mare senza allontanarsi troppo dalla città, soprattutto per noi che abitiamo in questa zona. Anche se stamattina abbiamo scoperto che per ora dovremo fare a meno dei bagnini e che il bagno sarà a nostro rischio e pericolo. Proprio una brutta sorpresa!».

 

Infatti, non appena giunti in prossimità del solarium del Nautico, abbiamo subito notato un cartello del Comune di Catania, in realtà un semplice foglio A4, con scritto: “ATTENZIONE Balneazione non sicura per mancanza di apposito servizio di salvataggio”, e lo stesso foglio era attaccato in prossimità delle scalette che portano a mare, sia in questo che nell’altro solarium. Chiacchierando con i ragazzi che gestiscono il bar del solarium, apprendiamo che l’assenza dei bagnini in entrambe le piattaforme della scogliera non sarà una cosa momentanea ma potrebbe durare per tutta la stagione. «Il fatto –  ci spiegano – è che il Comune deve ancora pagare i bagnini per l’anno 2006 e non si sa come andrà a finire. Se volete fare il bagno siete liberi di andare, ma dovete assumervi voi ogni responsabilità». 

 

Come se ciò non bastasse, nella limitrofa spiaggetta di S. Giovanni li Cuti il tempo sembrava essersi fermato in un insolito e interminabile istante: la spiaggia nera era completamente vuota, desolata in un melanconico silenzio. Ai due lati della spiaggia era tutto uno schiamazzare di bambini; dal vicino porticciolo riecheggiano i sordi tonfi dei bagnanti che si tuffavano nel mare; da lontano si sentivano la musica e le voci degli animatori del lido “La Battigia”. Nella famosa spiaggetta nera di Catania, invece, tutto tace. Le transenne, con tanto di vigili urbani per controllare che nessuno infranga il divieto, impediscono ai bagnanti di accedere alla spiaggia, posta sotto sequestro ormai dallo scorso 26 maggio per ordine della Procura Distrettuale di Catania. I cartelli affissi alle transenne spiegano ai passanti il motivo del divieto d’accesso: “Si avverte che le strutture realizzate non sono collaudate e che sono in corso accertamenti per verificare la provenienza e la composizione fisico chimica della sabbia vulcanica”. Un altro cartello, risalente al 31 maggio, toglie ogni dubbio sulla provenienza della sabbia nera utilizzata in aggiunta a quella esistente: “Si porta a conoscenza che la sabbia vulcanica riportata sulla spiaggia non proviene da cava autorizzata ma da attività di sbancamento edile e che l’Autorità amministrativa competente, avendola classificata quale rifiuto, ne aveva ordinato l’avviamento in discarica”. «La terra incriminata – ci dicono i vigili – dovrà essere rimossa e sostituita, ma ci vorranno dei mesi prima che quest’operazione venga portata a termine. Probabilmente la spiaggia verrà riaperta a fine stagione».

 

Tirando le somme, in questa prima giornata di apertura ufficiale delle spiagge libere della scogliera, il quadro che emerge non è dei più confortanti: nei solarium mancano i bagnini – e non si sa se e quando questo indispensabile servizio a cui ogni bagnante ha diritto verrà ripristinato -, la spiaggia di S. Giovanni li Cuti è chiusa e non si sa quando verrà riaperta, né si conosce ancora la somma dei danni arrecati alla salute di chi nei giorni scorsi, approfittando delle belle giornate estive, si era comodamente sdraiato a prendere il sole sulla sabbia-discarica, né il danno per le attività commerciali limitrofe che avranno inevitabilmente un calo dovuto all’assenza dei bagnanti. E a loro, ai bagnanti, che stamattina appoggiati alla ringhiera guardavano con nostalgia la loro spiaggia del cuore, chi ci pensa?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]