I carabinieri l'hanno chiamata Casa degli orrori. E a testimoniare la crudeltà di alcune condotte ci sono i video, ricavati dalle telecamere di videosorveglianza installate dagli investigatori all'interno della struttura. Tre le vittime principali, ma i trattamenti peggiori venivano riservati per una donna 90enne. Guarda il video
Castellammare: anziani legati, picchiati e minacciati Sequestrata casa di riposo, quattro operatori arrestati
Legata alla sedia a rotelle o alle sbarre del letto. La testa spinta prima in avanti e poi sbattuta sullo schienale della sedia con forza, e ancora schiaffi in faccia, insulti e minacce. Sono i trattamenti inumani che alcuni operatori di una nota casa di riposo per anziani in via Segesta a Castellammare del Golfo riservavano a una 90enne, già in precarie condizioni di salute. Come lei, a subire le stesse violenze sarebbero state almeno altre due persone. Stamattina i carabinieri della locale stazione hanno eseguito il sequestro della struttura e hanno arrestato i quattro responsabili, che dovranno rispondere di sequestro di persona aggravato in concorso, violenza privata pluriaggravata continuata in concorso e maltrattamenti aggravati contro familiari e conviventi in concorso.
I militari, coordinati dalla procura di Trapani, hanno chiamato l’operazione Casa degli orrori. E a testimoniare la crudeltà di alcune condotte ci sono i video, ricavati dalle telecamere di videosorveglianza installate dagli investigatori all’interno della casa. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, se qualche ospite tentava di ribellarsi o confidava di voler denunciare ai propri familiari le violenze subite, gli operatori aumentavano la razione quotidiana di violenze e maltrattamenti proprio per non perdere la cospicua retta mensile.
Le vittime principali sarebbero state tre, ma le condizioni peggiori sarebbero state riservarte a una donna 90enne che, sottolineano i carabinieri, «veniva costantemente vincolata al letto mediante le maniche del proprio pigiama in modo da impedirle ogni movimento, nemmeno la notte poteva riposare degnamente, infatti la stessa, verso sera, oltre a rimanere legata veniva coperta completamente con un pesante piumone e scoperta solamente l’indomani mattina». La struttura verrà adesso affidata a un amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica.