Caso UniCt, il candidato prescelto per due poltrone Le Regionali e l’sms «urgente» di Lombardo a Basile

Due poltrone per uno. Un posto da deputato all’Ars per le elezioni Regionali del 2017 e uno per ricercatore a tempo determinato in Anestesiologia all’università di Catania. A candidarsi per occuparli entrambi è la stessa persona. Le due vicende intrecciate vengono ricostruite nell’ambito dell’operazione Università bandita che ha scoperchiato un «sistema squallido e un malaffare diffuso» che, secondo i magistrati, avrebbe determinato le nomine interne all’amministrazione e l’esito di concorsi universitari

«Io mi sono dato da fare per aiutare Paolo Murabito perché in commissione io ho un amico…». Paolo Murabito (non indagato), classe 1976, è lui il candidato prescelto. In una conversazione intercettata alla fine di febbraio del 2017 è un ordinario del dipartimento di chirurgia generale a discutere con il rettore Francesco Basile (indagato e sospeso dalle sue funzioni) dei risultati della commissione nazionale per le abilitazioni. Sul settore dell’Anestesia, in vista di un futuro concorso, Basile conferma che «possiamo prendere un impegno». Insomma, in corso ci sarebbe già stata una trattativa di scambi tra diversi docenti di atenei italiani che, adesso, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha intenzione di sospendere

Tra i concorsi truccati, ci sarebbe stato anche quello per ricercatore di tipo A in Anestesiologia. La procedura di gara viene bandita il 4 luglio. Il 24 agosto, Marinella Astuto (indagata, associata del dipartimento di Chirurgia generale di UniCt) che sa già che sarà componente della commissione giudicatrice, viene ricevuta dal rettore. Ha urgenza di consultarsi con lui per individuare gli altri due componenti (trattandosi di un concorso per ricercatore, infatti, il regolamento dell’ateneo non impone – come nel caso dei docenti – che si faccia ricorso a un sorteggio per la composizione della commissione). Nel lungo dialogo tra lei e Basile emerge l’intenzione di entrambi che il vincitore risulti Murabito. Tanto che Astuto è «veramente preoccupata» per la partecipazione di un altro candidato molto quotato, perché in possesso anche dell’abilitazione scientifica nazionale come professore ordinario. Durante la conversazione, i due «concordano la composizione di una commissione compiacente», ricostruiscono gli inquirenti attraverso le intercettazioni.

Astuto pensa subito di chiedere a Massimo Antonelli (indagato, ordinario UniRoma Cattolica del Sacro Cuore) che, però, rifiuta. Basile chiede che sia lui a indicare una «persona che possa seguire le indicazioni e i desideri dell’Ateneo». La raccomandazione finale di Basile è di «non parlare al telefono» di queste cose. Così, lei Antonelli lo incontra di persona. Posto che non si può chiedere all’altro concorrente di rinunciare a presentarsi, per Antonelli «possiamo forzare perché ha il dottorato di ricerca e l’insegnamento universitario che lui non ha e che, quindi, come ricercatore è avvantaggiato. Ce la possiamo giocare». Intanto, il 13 settembre, viene decretata la commissione giudicatrice: il membro interno (e segretaria) è Astuto, gli altri due – come suggerito da Antonelli – sono Giorgio Conti (indagato, ordinario della Cattolica Sacro Cuore) e Paolo Navalesi (indagato, ordinario del dipartimento di Catanzaro). 

Il 7 dicembre c’è l’ultima riunione della commissione. L’unico candidato è proprio Murabito. L’altro non si presenta «evidentemente consapevole dell’orientamento dei commissari», scrivono gli inquirenti. Conclusi i lavori, l’intera commissione viene ricevuta dal rettore che ne approfitta per tessere le lodi di Murabito e Astuto. A lei, in particolare, va il merito di avere «retto il timone anche in mezzo alle intemperie». Lui è a detta di tutti «un bravo ragazzo» tanto che Conti sottolinea che, se anche non fosse stata l’unica candidatura, «comunque non ci sarebbero stati problemi». Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, questa frase sarebbe la prova del fatto che l’intera commissione fosse a conoscenza del reale obiettivo della procedura: la nomina a priori di Paolo Murabito. 

Un nome e un cognome che gli elettori siciliani hanno già visto scritto nei manifesti elettorali per le Regionali del 5 novembre 2017 sotto il simbolo della lista Popolari e Autonomisti Idea-Sicilia (in sostegno dell’attuale presidente Nello Musumeci) nella circoscrizione di Catania. Creatura dell’ex governatore Raffaele Lombardo, e non solo. È da questa candidatura che emerge, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, un legame tra Basile e Murabito che va oltre l’ateneo. Il ricercatore si sarebbe candidato su richiesta del rettore che, nonostante abbia ottenuto solo 826 voti, lo ringrazia con un sms per il suo «impegno politico». Un impegno che risponde a una richiesta arrivata al rettore da più in alto. A dare l’input sarebbe stato, infatti, proprio l’ex presidente Lombardo con un sms dai toni confidenziali inviato a Basile il 19 settembre: «Caro Francesco, è urgente (dopo, chiunque direbbe che è tardi) individuare questa persona (Murabito, Vitale o altro) per dare una mano alla lista. A presto». 


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