Dopo il sindaco Garozzo, è il momento della consigliera finita al centro proprio delle denunce del primo cittadino. Per due ore è stata ascoltata dai deputati, poi è toccato al suo legale Calafiore, che ha dovuto rispondere anche nella veste di avvocato di Open Land, l'impresa che ha realizzato un discusso centro commerciale
Caso Siracusa, consigliera Princiotta sentita in Antimafia Musumeci: «Contesto amministrativo poco rassicurante»
Il caso Siracusa scuote ancora la politica regionale. Dopo l’audizione del sindaco Giancarlo Garozzo, questa mattina è stata la consigliera comunale Simona Princiotta a presentarsi in commissione regionale Antimafia. Proprio su di lei si erano concentrate le accuse del primo cittadino.
Bocche cucite sui contenuti dell’audizione, secretata proprio perché parte degli elementi sarebbero oggetto di ulteriori approfondimenti da parte della magistratura. Oltre a Princiotta, sentita dai componenti della commissione per oltre due ore, una seconda audizione ha visto protagonista invece l’avvocato Giuseppe Calafiore, nella doppia veste di legale della consigliera Pd e dell’impresa Open Land che ha realizzato il centro commerciale Fiera del Sud, le cui procedure autorizzative erano state parte della denuncia di Garozzo. Una vicenda su cui la commissione Antimafia vuole vederci chiaro.
L’indagine nasce dalle gravi dichiarazioni rese nelle scorse settimane dal sindaco di Siracusa, riguardo presunte contiguità tra esponenti cittadini del Pd e mafiosi. Numerose le domande poste a Princiotta dal presidente Nello Musumeci, dal relatore Toto Cordaro e dai commissari Giorgio Assenza, Giuseppe Arancio, Margherita La Rocca Ruvolo, Giuseppe Lupo, Antonella Milazzo e Stefano Zito. L’avvocato Calafiore, subito dopo, è stato ascoltato nella duplice veste professionale.
Secondo il presidente della commissione antimafia Musumeci, «dalle dichiarazioni e dai documenti prodotti dalla consigliera comunale è emerso un contesto politico-amministrativo a Siracusa poco rassicurante. È ovvio che abbiamo bisogno di riscontri concreti, attraverso l’acquisizione di atti da parte del Comune e di ulteriori audizioni. Quanto al professionista, stiamo valutando anche se la condotta dell’amministrazione nella gestione del contenzioso sia stata improntata a tutela degli esclusivi interessi dell’ente». La prossima settimana l’organismo parlamentare d’indagine tornerà ad occuparsi del caso Siracusa, con l’audizione «di due rappresentanti politici delle istituzioni».