Cascio: “Per la Sicilia mi auguro la stessa alleanza del governo Monti”

Eccone un altro che invoca il modello Monti: “L’auspicio,  anche in virtù delle difficoltà finanziarie che il prossimo governo dovrà affrontare, è che ci sia una maggioranza ampia come quella che sostiene il governo Monti, formata dai partiti più grossi del Parlamento, cioè il Pd Pdl e Udc”.  Francesco Cascio,  a Palazzo dei Normanni durante la tradizionale cerimonia del ventaglio, l’incontro con la stampa parlamentare per fare il bilancio sull’attività di Sala d’Ercole.

Ovviamente, il presidente dell’Ars, ha tentato di portare acqua al suo mulino:

“Sull’Assemblea è  stato gettato troppo fango, si guarda agli aspetti negativi senza dare spazio a quelli positivi, come il numero e la qualita’ delle leggi approvate, come i tagli alle spese oppure il lavoro svolto alla Fondazione Federico II: quando mi sono insediato la Fondazione aveva un direttore arrestato e un buco di 128 mila euro, oggi non ha direttori arrestati, ha un attivo di un milione di euro, i dipendenti a tempo indeterminato vengono pagati con gli incassi dei biglietti.  Nel corso di questi quattro anni e mezzo sono state approvate 116 leggi di cui 60 di iniziativa parlamentare. Si tratta di un numero di leggi superiore a qualsiasi altra legislatura in passato”.

Sarà pure così, ma a noi sembra che manchino all’appello leggi di sostanza e di somma urgenza. Un esempio? La ripublicizzazione dell’acqua in Sicilia, ma l’elenco potrebbe essere lunghissimo.   “Oggi guadagno 2800 euro in meno del 2008′- ha proseguito Cascio – sono stato una iattura per i deputati dell’Ars”.

Ha voluto anche spiegare che “non puo’ esserci vacatio di poteri. Fino a quando non si insediera’ il futuro parlamento, il vecchio parlamento resta nelle sue funzioni, ovviamente continuando a percepire le indennita”.

Non e’ mancato l’attacco all’ex governatore: “Lombardo ha guardato all’immediatezza del consenso, alle lottizzazioni, ai posti di sottogoverno, e ha rinviato spesso le decisioni sui problemi, governando con la classica tattica vetero-democristiana”.

E poi, finalmente un po’ di autocritica: “L’attuale parlamento non ha dato buon esempio di etica alla pubblica opinione, è  stata la peggiore legislatura della storia”. 

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il  presidente dell’Ars è  tornato a parlare della legge blocca-nomine varata dall’Ars, ma non ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (quindi non in vigore).
“La prima data utile per pubblicare la bloccanomine e’ venerdi’ – ha spiegato – ma la cosa che non si sa e’ che Massimo Russo ha scritto al ministero dell’Interno e al commissario dello Stato sostenendo che la norma blocca-nomine e’ incostituzionale e che andava impugnata”. 

Cascio, al quale non dispiacerebbe la candidatura alla Presidenza della Regione, non ha nascosto la sua ambizione: “Ne avrei i titoli”. Poi, ha aggiunto: “Se non si decide una programma e un candidato e una coalizione entro Ferragosto  e’ meglio che il Pdl non si presenti affatto alle elezioni’. E in merito alla candidatura a governatore del suo compagno di partito, Innocenzo Leontini, capogruppo Pdl all’Ars, ha osservato: ‘Potrebbe essere un ottimo candidato alla presidenza della Regione. Credo che la sua candidatura abbia voluto cambiare le sorti dello scenario politico, dando una scossa anche al Pdl che in questo momento non offre nulla”.


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