Sono in corso d'opera i lavori in sinergia tra Comune, prefettura, istituto autonomo case popolari e sindacati di categoria per risolvere insieme il problema delle abitazioni cittadine. Catania, promette il sindaco etneo, sarà un centro sperimentale della nuova politica che stabilisce una cabina di regia regionale per gli Iacp, ma anche una serie di agevolazioni per la messa in sicurezza e la riduzione degli immobili sfitti
Casa, riunione tra le parti in Comune Nasce l’Osservatorio permanente regionale
«Presentiamo oggi l’osservatorio permanente sulla casa che implica una serie di iniziative come il social housing, uno sportello regionale specializzato e un fondo di garanzia per tutti i proprietari di case che non affittano per paura di danneggiamenti e al contempo lasciano abbandonato l’immobile – spiega il primo cittadino etneo Enzo Bianco, durante una conferenza stampa questa mattina in sala giunta – Catania, insomma, sarà un centro sperimentale sulla casa». Tra poche settimane, inoltre, sarà pubblicato il bando per l’edilizia popolare del Comune etneo.
E’ questa la decisione presa nel corso dei lavori in collaborazione con prefettura, istituto autonomo case popolari, sindacati di categoria e amministrazione comunale che mira a cercare di risolvere quello che ormai, nel capoluogo etneo, è un problema costante. Due le linee di intervento: una basata sull’emergenza, l’altra sul medio termine. «Tutte le categorie interessate sono presenti e insieme stiamo lavorando e continueremo nei prossimi mesi, per dare risposte concrete ai problemi concreti della gente», dichiara il sindaco.
«Stiamo provvedendo a una riforma degli Iacp (istituto autonomo case popolari, ndr)- perché vogliamo una cabina di regia unica, regionale, in modo che gli organismi territoriali possano poi applicare le strategie e le decisioni comuni», afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta. «Stiamo predisponendo il regolamento d’attuazione e presto ci sarà il bando pubblico – promette – La cui linea di principio è legata alla collaborazione tra il pubblico e il privato».
Lo scopo è quello di procedere a una ridefinizione dell’intero settore, «con lintento di ampliare, qualificandola, lofferta degli alloggi in affitto e in vendita. Mettendo a disposizione nuove unità abitative per quelle persone che, da una parte, non hanno redditi bassi a tal punto da accedere all’edilizia residenziale pubblica e, dall’altra, non possono sostenere i costi del libero mercato», spiega l’assessore comunale al Welfare Fiorentino Trojano. «Aiutando le persone a transitare nella legalità», aggiunge Bianco.
Si vuole infatti applicare tolleranza zero per tutte quelle situazioni in cui ci sono dei problemi di interferenze criminali, ma anche mettere in sicurezza e dotare dei servizi necessari tanti edifici cittadini, con un’azione che parta da subito. «In alcuni palazzi dell’Iacp alti anche dieci piani, ad esempio, l’ascensore è guasto e le persone, alcune delle quali disabili, sono bloccate in casa. Ecco – conclude Bianco – queste situazioni non possiamo più accettarle e l’assessore Bartolotta ha promesso interventi tempestivi. Abbiamo fiducia».