Carpi – Palermo e lo striscione antimafia ignorato dai media nazionali

I TIFOSI ROSANERO A CARPI: “PM DI MATTEO SIAMO CON TE”. DURE POLEMICHE A FINE PARTITA.

 

di Gabriele Bonafede

Il Palermo perde a Carpi 0 – 1 deludendo sul piano di gioco complice una sciagurata direzione di gara da parte della terna arbitrale guidata dal friulano Renzo Candussio.  In un quadro disarmante dal punto di vista sportivo si registra però un’encomiabile iniziativa da parte dei tifosi rosanero in trasferta. Campeggia infatti una scritta molto bella, anche se limitata nelle dimensioni, nel settore ospiti: “PM Di Matteo siamo con te”, piazzato dal gruppo “Cuori emigrati” (nella foto).

La partita è brutta e per giunta decisa da un arbitro incappato in una pessima giornata. Molto discutibili sono le sue decisioni sul campo e tutte penalizzanti nei confronti dei tifosi rosanero, gli stessi che si sono premurati di dare un sostegno, sia pure simbolico, alla lotta contro la mafia.

Infatti, nel corso dell’incontro si registrano una serie di decisioni arbitrali a senso unico: ammonizioni eccessive nei confronti dei giocatori rosanero, un rigore praticamente inventato, due espulsioni fortemente punitive nei confronti dei giocatori del Palermo, l’espulsione anche di allenatore e di un paio di dirigenti rosa, per un totale di cinque cartellini rossi comminati al Palermo che termina la gara in nove contro undici e sconfitto più dall’arbitro che dai simpatici avversari emiliani. Unanime il giudizio dei tifosi rosanero sul web: il Palermo ha giocato male e non avrebbe meritato che il pareggio, ma la vittoria degli avversari è stata decisa dalla direzione di gara.

Intanto il vulcanico Maurizio Zamparini pone la questione sul piano personale dichiarando che le discutibili decisioni dell’arbitro siano solo frutto di un’antica querelle tra il padre del direttore di gara e lui stesso. Zamparini avrebbe infatti licenziato il padre di Candussio qualche tempo fa. La società di Via del Fante ha dunque presentato ricorso sulla regolarità della gara. I parenti dell’arbitro smentiscono qualsiasi relazione  di lavoro finita male con il presidente del Palermo.

Tifosi Padova e Palermo gemellati. Foto di Nicolo Zangirolami

Unico fatto di rilievo in un pomeriggio sportivo da dimenticare è comunque il piccolo-grande striscione antimafia dei tifosi palermitani accorsi allo stadio di Carpi. La notizia si trova sui social network (poco dopo la fine della partita), a volte commentata positivamente da tifosi del Carpi, e in alcuni giornali online siciliani tra i quali Livesicilia. Purtroppo questo stesso fatto è stato completamente ignorato dai media nazionali. La Gazzetta dello Sport (primo giornale sportivo in Italia) ha persino evitato di commentare le discutibili decisioni del direttore di gara nella cronaca della partita.

Le decisioni dell’arbitro Candussio sono state definite dal DS del Palermo Perinetti “killeraggio scientifico” in un comunicato ufficiale. Alcuni tifosi del Palermo hanno anche ipotizzato, a mo’ di “scherzo da prete”, che l’arbitro abbia ricevuto “un’offerta che non poteva rifiutare”.

Triste conclusione: è un’altra giornata pessima del calcio italiano quando invece poteva esserci un segnale antimafia di rilievo.


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