Cari romani, giù le mani dalla nostra Isola!

DOBBIAMO CONTRASTARE LA TRAMA ANTISICILIANA CHE SI MUOVE ALL’INSEGNA DEL MOTTO: “SICILIA DELENDA EST”. LA MINACCIATA SCONFESSIONE UNILATERALE DEL “PACTUM” AUTONOMISTA DA PARTE DELLO STATO ITALIANO RIPROPONE, IN TERMINI INEQUIVOCABILI, LA “QUESTIONE” DELL’INDIPENDENZA DELLA SICILIA

Non è affatto un mistero, ma un’amara realtà che vi sia in corso una MEGA-MANOVRA politico-istituzionale che tende ad abolire lo Statuto Speciale, l’istituto autonomistico, la Regione Siciliana e la sua integrità territoriale e… la stessa Sicilia. Nonché il Popolo Siciliano, con i suoi valori, con la sua storia, con i suoi interessi, con la sua EURO-MEDITERRANEITA’, con il suo diritto al futuro e con tutti gli altri diritti fondamentali. Il tutto, come se niente fosse, così come hanno fatto – in pieno caos – con le province regionali.

I grandi manovratori sanno di agire in regime di DUBBIO di costituzionalità, ma se ne fregano altamente. Quello della INCOSTITUZIONALITA’ dilagante non è, però, l’unico sospetto. Temiamo, infatti, di trovarci nel bel mezzzo di un GOLPE ALL’ITALIANA. Povera Sicilia! (Nella foto la Sicilia dallo Spazio, di Luca Parmitano)

Nel teatro della politica non mancano, paradossalmente – nelle vesti di improvvisati demolitori e moralisti ANTISICILIANI – alcuni “GIANNIZZERI” di quell’ASCARISMO scandaloso, subdolo, invadente, quasi sempre presente nelle Istituzioni rappresentative (Ars compresa). GIANNIZZERI che, talvolta, sono stati essi stessi artefici, o comunque corresponsabili, di disservizi, di clientelismo esasperato, di lottizzazioni selvagge e di sprechi di denaro pubblico, di collusioni con la MAFIA, di MALA-AMMINISTRAZIONE, di MALA-POLITICA e di altri fenomeni negativi della vita di “QUESTA” Regione e di quelle precedenti. Sarebbero stati più utili se avessero fatto, piuttosto, pubblicamente autocritica ed atti riparatori concreti. O avessero detto la VERITA’…

Le conseguenze dell’ASCARISMO militante si riscontrano pure nei fenomeni di DE-INDUSTRIALIZZAZIONE, di ARRETRAMENTO ECONOMICO, PRODUTTIVO ed OCCUPAZIONALE di dimensioni bibliche, che continuano ad affliggere la Sicilia.

Il tutto avviene anche all’insegna del MEGA-PROGETTO, non nuovo, di dare pratica attuazione al principio colonialista del “DIVIDE ET IMPERA”, sul quale convergono interessi a dir poco “strani” e talvolta inconfessabili. I sostenitori di questo progetto, antico ma di sicuro effetto, sono soddisfatti ed apparentemente vincenti. E continuano, senza soste, ad operare per SEMBRARE la SICILIA in due, tre o più “REGIONICCHIE” o “CONSORZI” o “DISTRETTI” che dir si voglia. Costi quel che costi, anche in termini finanziari. Puntano diritto sull’avvento di un “NEO-MUNICIPALISMO” più miope, più squallido e più spendaccione. Ed anche più strumentalizzabile alle lottizzazioni.

I GIANNIZZERI dell’ANTISICILIA si sbracciano, altresì, per mortificare ulteriormente la gloriosa Città di MESSINA e gran parte della sua Provincia, proponendone l’accorpamento, – contro natura e contro la Storia – alla Città ed alla Provincia di REGGIO CALABRIA.

Gli Indipendentisti FNS ritengono, tuttavia, che i GIANNIZZERI dell’ANTISICILIA abbiano fatto qualche conto “senza l’oste”, pensando di avere già messo nel sacco tutto e tutti. E, in particolare, di AVER MESSO FUORI GIOCO, con l’economia siciliana, anche la dignità, l’intelligenza, l’onore e persino la voglia di vivere e di risorgere del Popolo Siciliano.

A questo proposito, dobbiamo dire che i suddetti GIANNIZZERI sbagliano di grosso, in quanto lo spirito e la volontà di rinascita e di riscossa del Popolo Siciliano sono INDISTRUTTIBILI ed INALIENABILI !

La Nazione Siciliana è, peraltro, ancora nelle condizioni di rialzare la testa e di DELEGITTIMARE la classe politica pseudo-dirigente, i Partiti politici locali e non, nonchè le personalità ed i personaggi coinvolti nelle “grandi manovre” dell’ANTI-SICILIA. FACCIAMOLO!

Intanto va ribadito che la “RESCISSIONE”, di fatto ed unilaterale, del PACTUM del 1946, – da parte dello Stato italiano e dei Governi che si sono succeduti dalla nascita della Repubblica fino ad oggi, – riaprirebbe i termini della “QUESTIONE SICILIANA”, intesa come “QUESTIONE NAZIONALE SICILIANA”. E provocherebbe imprevedibili e pericolose conseguenze.

Gli Indipendentisti FNS, – a questo punto, – hanno, a loro volta, il diritto-dovere di fare valere i diritti e le ragioni della Sicilia e di denunziare, anche all’opinione pubblica internazionale, la vastità delle MANOVRE ANTISICILIANE in corso e la loro imperdonabile INCOSTITUZIONALITA’.

VA DA SE’ CHE GLI INDIPENDENDISTI FNS, INNANZI TUTTO, RIAFFERMANO, CON LA MAGGIORE DETERMINAZIONE POSSIBILE, IL DIRITTO DELLA NAZIONE SICILIANA ALLA AUTO-DETERMINAZIONE, ALL’INDIPENDENZA, ALLA LIBERTA’, ALL’AVVENIRE!

Le riforme del Governo Renzi? Consegnare l’Italia ai tedeschi

Attacco alle Regioni, Crocetta:”Sullo Statuto Renzi mi ha rassicurato” #stai sereno?

Regioni sotto attacco, il Friuli reagisce e compare un magico ‘non’…

Anche l’Ars contro il tentato golpe centralista di Renzi

Il Prof Costa a Iacona (Presa diretta): “Sulla Sicilia troppe imprecisioni”

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]