Una leggerezza difensiva, a pochi minuti dalla fine, permette alla squadra campana di vincere la prima gara interna del campionato. In svantaggio nel primo tempo, i rossazzurri pareggiano con Calil, ma fanno poco per conquistare i tre punti. «Sono arrabbiatissimo», dice alla fine il tecnico Giuseppe Pancaro
Calcio Catania, sconfitta beffa nel recupero La Juve Stabia vince 2 a 1 al 94esimo
Mentre a Catania piove, i televisori dei tifosi rossazzurri aprono una finestra sullo stadio di Castellammare di Stabia. Il Catania – reduce dalla sconfitta esterna in coppa Italia, contro l’Akragas – cerca di tornare a fare punti in trasferta. L’occasione è l’incontro con i gialloneri della Juve Stabia, squadra che fino allo scorso anno, prima dell’esonero, era allenata dall’attuale tecnico della formazione etnea, Giuseppe Pancaro.
La gara è poco spettacolare e molto combattuta. Con più cartellini gialli che azioni pericolose. Nel primo tempo i padroni di casa spingono, ma con moderazione. Il Catania prova ad approfittare degli spazi lasciati dagli avversari, ma senza sbilanciarsi. Le occasioni pericolose rimangono solo fiammate. Nascono da calci da fermo o da errori difensivi, che permettono agli attaccanti di calciare cercando la porta, ma la mira fa difetto ambo i fronti. Sia la casacca di Bastianoni che di Polito – ex portiere del Catania – si impolverano invece di sporcarsi.
Anche in occasione della rete che porta in vantaggio la Juve Stabia, la divisa dell’estremo difensore rossazzurro non si macchia. Al 27esimo il tiro di Contessa, calciato al volo in diagonale, entra dritto nella porta di Bastianoni. Che non batte ciglio. Pancaro urla e i suoi giocatori dopo tre minuti reagiscono. Su schema da calcio di punizione – passaggio in verticale sull’esterno destro dell’area di rigore – Calil gira veloce e angola sul palo più lontano un rasoterra che trafigge Polito. Pareggio. Che potrebbe essere accompagnato dal vantaggio, sprecato a pochi passi dalla linea di porta, sul finire del primo tempo.
La ripresa non offre grandi spunti. Il risultato di parità sembra essere più allettante per entrambe le squadre del rischio di vincere la partita. Il gioco continua a concentrarsi a metà campo, arginato sulle fasce e per vie centrali. Tanti gli errori in fase di impostazione che fanno partire in velocità il contrattacco. Ma a parte una serie di tiri dalla bandierina per il Catania e qualche azione solitaria per la Juve Stabia, più una manciata di cartellini gialli, i secondi 45 minuti offrono pochi spunti. E le sostituzioni disposte dai due allenatori cambiano poco. Almeno fino all’ultimo istante di gioco. Quando Garufo eccede nel dribbling, perde palla, e concede agli avversari l’ultima azione.
I padroni di casa conquistano il pallone, cambiano fronte di attacco, trovano il fondo. Parte un traversone da destra a sinistra, la sfera spiove sul lato destro dove Bombagi è solo. Il calciatore giallonero si coordina e sfodera una conclusione al volo, fulminante, che Bastianoni neanche pensa di potere intercettare. Ed è pure precisa, entra in rete e vale la prima vittoria interna per la squadra campana. La partita termina qualche istante dopo. Il Catania resta a otto punti, vicino alla zona play–out. Nel prossimo turno dovrà vedersela con l’Akragas, al Massimino. «Sono molto arrabbiato – dice Giuseppe Pancaro – non meritavamo di perdere e non dovevamo farlo contro la Juve Stabia».