Calcio Catania, ricorso dichiarato inammissibile Non saranno restituiti i punti di penalizzazione

La classifica del girone C di Serie C rimane inalterata e non ci saranno variazioni negli accoppiamenti del primo turno dei playoff. Nel tardo pomeriggio infatti il Collegio di Garanzia del CONI ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Calcio Catania lo scorso 9 dicembre, valutando solo oggi la possibile restituzione dei due punti di penalizzazione inflitti alla società rossazzurra ad inizio stagione.

Oltre al danno per gli etnei anche la beffa del pagamento delle spese legali per un ammontare di cinquemila euro, che si aggiungono all’ammenda di 500 euro confermata insieme alla penalizzazione in classifica. Il Catania quindi resta sesto e domenica alle 17:30 ospiterà il Foggia al Massimino nel primo turno dei playoff, mentre la Juve Stabia giocherà regolarmente contro la Casertana, che sarebbe stata l’avversario dei rossazzurri in caso di restituzione dei due punti.
Sono però ore caldissime anche sul fronte societario, perché Sigi attende di ricevere quanto prima la nuova offerta d’acquisto da parte di Joe Tacopina, che è ancora interessato ad acquistare il club.
Secondo ciò che trapela la proposta dell’avvocato italo-americano potrebbe essere leggermente al ribasso rispetto a quella già presentata nei mesi scorsi e che aveva portato all’intesa con l’attuale proprietà del Catania, con cui arrivarono le firme sul contratto preliminare d’acquisto, vanificate dalla scadenza dei termini per il closing.

Adesso dunque una nuova attesa per quella che è ormai diventata una lunga ed ennesima odissea, che i tifosi rossazzurri sperano possa essere l’ultima, considerando che per Sigi al momento non sembra esserci alcun piano B, se non quello di cercare nuovi investitori. La strada che portava sulle tracce di un’altra realtà imprenditoriale locale pronta a contendere il Catania a Tacopina pare infatti essersi interrotta bruscamente e tutto l’ambiente confida solo in proposte concrete, per non rivivere nuovamente l’incubo del rischio di fallimento che ha caratterizzato buona parte della scorsa estate.


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