Un Cristiano Lucarelli come sempre schietto e diretto introduce a modo suo la gara tra Catanzaro e Catania: quella con i calabresi, in scena stasera in Calabria, può rappresentare lo spartiacque di una stagione che finora ha costretto i tifosi a ingoiare troppi bocconi amari, soprattutto lontano dal Massimino. Le molte assenze, per il tecnico livornese, non devono essere un alibi. Concetto ribadito a chiare lettere nella conferenza stampa pre-partita di Torre del Grifo. «Non ci sono gerarchie: chi vuole giocare me lo deve dimostrare. Chi corre forte e tiene alla causa rossazzurra gioca e basta. Tutti avranno la loro chance», ribadisce con forza l’allenatore.
L’augurio di Lucarelli è quello di evitare il disastroso inizio di gara visto contro la Leonzio domenica scorsa. «Spero che la squadra abbia capito come approcciare bene la partita. Dobbiamo crescere sotto tanti aspetti: uno di questi – ribadisce il mister – è di arrivare pronti al calcio d’inizio». Tutti, poi, devono sentirsi in discussione, anche chi veste una maglia pesante come la numero 10. «Lodi lo gestisco in base alle esigenze della squadra. Ci sono valutazioni – insiste il tecnico – che dobbiamo fare per l’interesse del Catania, come per ogni altro calciatore». In calce, poi, una considerazione emblematica dello spirito che l’allenatore vuole vedere in campo: «Non ho voglia di fare cinque ore di pullman per perdere, domani voglio fare risultato e spendere tante energie».
Dall’altra parte ci sarà un Catanzaro che attraversa una situazione simile a quella dell’Elefante. I giallorossi hanno un solo punto in più degli etnei, nonostante le grandi ambizioni iniziali. Anche la società calabrese ha deciso di cambiare guida tecnica: dal siciliano Gaetano Auteri a Gianluca Grassadonia. Nome, quest’ultimo, spesso accostato al Catania. I risultati, in realtà, non hanno portato alla svolta desiderata, con un ko, una vittoria e due pareggi nelle ultime cinque gare. «Hanno la rosa più completa – ha detto Lucarelli sui giallorossi – tra le squadre che ambivano alla vittoria. Quando si hanno molte pressioni, però, è difficile: ci sono molte squadre forti, c’è la possibilità di rimanere attardati. È una gara in cui ci toccherà essere camaleontici – ribadisce il mister – e bravi a cambiare pelle in corsa».
Il messaggio è chiaro. A prescindere dall’undici iniziale, gli uomini in panchina avranno un ruolo importante: è anche lecito attendersi eventuali cambi di modulo, a seconda dell’andamento della gara. Le assenze sono tante e pesanti: Luca Calapai, Moise Mbende, Mattia Rossetti, Lorenzo Saporetti, Vincenzo Sarno e Nana Welbeck sono fuori causa, così come lo squalificato Jacopo Dall’Oglio. Lucarelli, però, ha i mezzi per mutare il volto della squadra a partita in corso. Non vai poi dimenticato che anche il Catanzaro dovrà fare a meno di due pezzi da novanta come la punta Salvatore Bianchimano e il centrocampista Carlo De Risio. «Cercheremo i duelli in mezzo al campo, cercando di vincerne il più possibile»: ecco il piano di battaglia del condottiero etneo Lucarelli, con la speranza di ripetere la strabiliante vittoria ottenuta proprio al Ceravolo un anno e otto mesi fa.
Probabili formazioni
Catanzaro (3-5-2): Di Genaro; Martinelli, Signorini, Pinna; Statella, Casoli, Risolo, Tascone; Nicastro, Kanoute. Allenatore: Grassadonia.
Catania (3-5-2): Furlan; Silvestri, Biagianti, Esposito; Barisic (Biondi), Biondi, Bucolo (Lodi), Rizzo, Pinto; Mazzarani, Di Piazza. Allenatore: Lucarelli.
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