Un film già visto, che si ripete a meno di trenta giorni dall’episodio precedente, ma con finale identico e probabilmente anche peggiore. Va infatti a vuoto anche la seconda asta di vendita del Calcio Catania, l’ultima secondo quanto precisato nelle scorse settimane dal tribunale etneo, che poco dopo le 16.30 ha comunicato che «in data odierna l’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione, peraltro, non risultando accreditata, sul conto della procedura, alcuna somma a titolo di cauzione».
Neanche Benedetto Mancini ha quindi presentato alcuna proposta d’acquisto, malgrado fino a stamattina avesse assicurato di aver inviato la pec con tutte le credenziali richieste. Già poco dopo le 10.00 di oggi avevano preso forma gli ulteriori dubbi sulle intenzioni dell’imprenditore romano, che a novanta minuti dalla chiusura della gara di vendita aveva iscritto al fotofinish nel registro delle imprese la sua FC Catania 1946 srl. Le visure camerali evidenziavano però un capitale sociale di soli diecimila euro, cifra ben lontana da quei cinquecentomila necessari per partecipare all’asta e presentare l’offerta minima coincidente con quanto richiesto dai termini del bando di vendita in scadenza oggi alle 12.00, a cui bisognava aggiungere la caparra del 25 per cento della somma proposta e una fideiussione che garantisse la copertura del debito sportivo di quasi 2.948.792 euro.
Nulla di tutto questo da parte di Mancini nè di nessun altro. Nessuna offerta, nessuna caparra, solo tante chiacchiere e tante promesse non mantenute, per l’ennesima volta, che adesso mettono concretamente a rischio la sopravvivenza del titolo sportivo del Catania e il prosieguo nel campionato di serie C della squadra rossazzurra. L’esercizio provvisorio del club si concluderà infatti lunedì 7 marzo e sembra non ci siano i margini e le disponibilità economiche per prorogarlo ulteriormente. La squadra di Francesco Baldini scenderà in campo domani alle 17.30 allo stadio Angelo Massimino contro il Monterosi e c’è la possibilità che questo match rappresenti un vero e proprio congedo dai tifosi e l’addio alla categoria, con il baratro del ritorno nei dilettanti sempre più vicino.
È stato scarcerato qualche giorno fa, ma la procura di Termini Imerese fa ricorso. Il…
Il giudice per l'udienza preliminare di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e…
La diga Ancipa è sempre più vuota. Arriva la conferma definitiva che dal 15 novembre…
I carabinieri di Ribera, in provincia di Agrigento, indagano per risalire agli autori di una…
Si aprirà giovedì 7 novembre e si concluderà il giorno dopo, presso il salone Dusmet…
Due mezzi pesanti si sono scontrati sull'autostrada Palermo-Catania. A causa dell'impatto nelle corsie sono finiti quintali…