Bosco Minniti, quella luce dietro la finestra

Siracusa, sabato pomeriggio. Nel campetto di calcio, bambini e giovani extracomunitari giocano accanto alla chiesa di Maria SS. Madre, quartiere di Bosco Minniti. Dal 9 febbraio scorso, al centro di un’inchiesta per falsi permessi di soggiorno ci sono il parroco, Don Carlo D’Antoni, il suo assistente, Antonino De Carlo, e l’avvocato Aldo Valtimora. Per loro il Gip di Catania, Luigi Barone, basandosi sulla tesi accusatoria sostenuta dai pubblici ministeri Serpotta, Lombardo e Focardi, aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare, disponendo gli arresti domiciliari. Ordinanza ora confermata dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli, a cui la procura di Catania ha trasferito la competenza del caso, perché nelle indagini sono coinvolte anche due nigeriane, accusate di sfruttamento della prostituzione e riduzione in stato di schiavitù in territorio campano. Gravi le accuse: associazione a delinquere, favoreggiamento dell’illecita permanenza di stranieri nel territorio dello Stato italiano, false dichiarazioni a pubblico ufficiale e falso ideologico in atto pubblico. Di quest’ultimo reato si sarebbe macchiato Padre D’Antoni, firmando certificati di domicilio nella parrocchia per migranti che poi, di fatto, andavano via. Mentre le due donne africane si sono rese irreperibili, provvedimenti restrittivi sono scattati anche per i nigeriani Nike Eke e Dafe Million Towor.
 
Le decisioni dei magistrati non sono state accolte bene dalla comunità di padre Carlo. «Confido nell’operato della magistratura», afferma Massimiliano Perna, amico del parroco e giornalista che sul sito www.ilmegafono.org ha pubblicato un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Siracusa, che D’Antoni ha depositato un giorno prima del suo arresto. Esposto dal quale emergerebbe «l’atteggiamento ostile» che un dirigente dell’ufficio immigrazione locale continuava a indirizzare alla parrocchia. Anche Scipia, marocchina residente nel siracusano da 18 anni, crede nell’innocenza di D’Antoni. «È una cosa illogica quella che è successa. Carlo è una persona buona che mi ha aiutato per sedici anni, e fino a prima dell’arresto». Non la pensano nello stesso modo alcuni abitanti della zona. «Un vecchio lupo che faceva del bene alle proprie tasche. Quello di cui è stato accusato è poco rispetto a quello che nel tempo scopriranno. Lì dentro sono tutti implicati» sbotta un giovane barista.
 
Il sole tramonta e mentre all’interno della chiesa padre Leone Antonino, vicario parrocchiale, sostituto di Carlo D’Antoni, celebra un matrimonio, fuori, sul campetto di calcio, si allestisce uno spettacolo di solidarietà a padre Carlo, che sconta i domiciliari nella sua stanza sopra la parrocchia. Dal campo si vede la finestra sbarrata, ma illuminata dalla luce interna. Alle 8 e mezza, dopo che gli extracomunitari ospitati nella parrocchia finiscono di cenare accanto all’altare della chiesa, come fanno ogni giorno, la manifestazione prende vita. Circa settanta simpatizzanti della comunità assistono, nonostante il gelo della sera. A presentarla è lo stesso Massimiliano Perna: «È una serata di solidarietà. Ma anche di riflessione sul razzismo. Nei momenti di emergenza bisogna andare avanti ed è quello che i parrocchiani, sostenuti dagli artisti invitati, vogliono fare», dice.
 
Organizzata in pochi giorni, la serata si apre con la proiezione del documentario “Approdo in Italia”, realizzato da Christian Bonatesta nel 2004, in cui furono intervistati il parroco e il suo assistente Antonino De Carlo, trasmesso su Rai Tre nel 2005. «Proiettarlo stasera è un modo per testimoniare la trasparenza con cui fui accolto durante le riprese», spiega l’autore. Segue l’esibizione di Carlo Muratori, cantautore di cultura popolare siciliana, che intona, accompagnandosi con la chitarra, una canzone dedicata ai sogni. Intervallato da letture sull’immigrazione, lo spettacolo raggiunge l’apice quando, salito sul palco Renato Sarti, regista e drammaturgo triestino, per recitare l’ultima arringa difensiva del giurista fiorentino Piero Calamandrei, il regista invita D’Antoni ad ascoltarla. Da dietro i vetri illuminati della finestra della sua stanza, appare la figura del parroco che risponde al drammaturgo accendendo e spegnendo una torcia. Lo spettacolo continua con le esibizioni di Giuseppe Cubeta, Davide Di Rosolini, Alessio Di Modica e Ramzi Harrabi. Al termine della serata tutti gli artisti salutano commossi il parroco alla finestra, aspettando gli ulteriori sviluppi dell’inchiesta.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Confermati dal Gip di Napoli gli arresti domiciliari per Carlo D’Antoni, il prete di Siracusa accusato di associazione a delinquere per falsi permessi di soggiorno a extracomunitari. Sabato spettacolo di musica e solidarietà organizzato da amici e parrocchiani. Ma non tutti nel quartiere lo difendono- L'esposto alla Procura di Siracusa scritto da padre Carlo

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]