Potrebbero essere sempre gli stessi malviventi che hanno agito a inizio mese. Le modalità d'azione sono identiche. Via i pneumatici e macchine lasciate su dei blocchi di cemento. Nel mirino una Fiat Panda e una Toyota Yaris
Borgo, ritorna a colpire la gang delle ruote Furti nei pressi della caserma Sommaruga
Tutto nello stesso quartiere. Tra via Orto de Limoni, via Rosselli e via Josemaria Escrivà. Via le ruote e macchine lasciate su alcune alzatine rudimentali, fatte di mattoni in cemento e tavolette di legno. In due settimane i colpi messi a segno, da quella che sembra a tutti gli effetti una gang organizzata, sono stati almeno tre. Gli ultimi due la notte scorsa, nei pressi della casa circondariale di piazza Lanza e a due passi dalla caserma dell’esercito Sommargua, che ospita il 62esimo reggimento della fanteria Sicilia. Ai ladri però sembra essere interessato davvero poco.
Anche perché il primo colpo della notte scorsa è avvenuto lungo via Josemaria Escrivà, a poche decine di metri dal muro della caserma. I ladri hanno portato via quattro pneumatici con i relativi cerchioni di una Toyota Yaris. Lo stesso modello di macchina che avevano depredato la notte del 5 settembre scorso, davanti a un panificio di via Orto dei Limoni. «Avevo parcheggiato la macchina intorno alle 21.30 – racconta il proprietario a MeridioNews – Questa mattina mi sono accorto del fatto».
Il secondo colpo della nottata è avvenuto a poche decine di metri, lungo via Rosselli. Qui i proprietari di una Fiat Panda stamattina hanno trovato la stessa scena. Macchina senza ruote e mezzo poggiato su delle alzatine. Ad agire potrebbe essere la stessa gang. I colpi si concentrano infatti nella medesima zona e le alzatine utilizzate sono praticamente identiche. Ad aiutare le forze dell’ordine potrebbe essere un video e qualche fotografia che un turista ha effettuato mentre si consumava il primo colpo e che avrebbe consegnato alla proprietaria del mezzo.
L’uomo ha raccontato a MeridioNews di avere notato due malviventi di circa 30 anni. «Uno aveva i capelli neri e barba, mentre l’altro era pelato. Tutto è durato circa dieci minuti, hanno smontato le ruote con la chiave usata dai meccanici e le hanno caricate nella loro macchina». Intanto cresce la preoccupazione tra i residenti della zona.