Lo spettacolo organizzato dalla cooperativa Badia Grande e dall'associazione Clowns senza frontiere-Austria ha dato la possibilità ai migranti ospitati nella rete cittadina degli Sprar di trascorrere una giornata all'insegna dello scambio culturale. L'evento si è concluso con una cena solidale
Barcellona, integrazione tra arte circense e musica «Il circo come strumento per combattere pregiudizi»
Arte come strumento di integrazione. Se poi l’arte è quella circense e gli artisti si esibiscono in strada insieme ai migranti, quel che viene fuori è una grande festa di allegria all’insegna della condivisione fra culture. È successo ieri in piazza Alfano a Barcellona Pozzo di Gotto, su iniziativa degli operatori della cooperativa sociale Badia Grande, che gestisce la rete degli Sprar e delle comunità straniere del territorio.
Grazie a un accordo con l’associazione Clowns senza frontiere-Austria è stato realizzato uno spettacolo che ha unito arti circensi e musica. Tutti coinvolti insieme gli artisti si sono cimentati con i migranti in attività di intrattenimento con musiche, giochi e animazione. E per chiudere in bellezza non è mancata la cena solidale, condivisa tra artisti, gli ospiti degli Sprar e gli operatori. «Gli obiettivi di integrazione culturale – spiegano i soci della cooperativa – hanno pienamente incontrato le finalità delle attività di Clowns senza frontiere – Austria».
L’organizzazione è composta da artisti e musicisti che lavorano nelle zone colpite da guerre, disastri naturali o povertà, con l’obiettivo di regalare un sorriso ai popoli in difficoltà. «L’associazione estende l’aiuto umanitario con l’incontro artistico e la comprensione culturale tra i popoli, e attraverso le arti del clownery e del circo si vuole creare un’atmosfera priva di pregiudizi, attraverso la commistione tra le diverse culture».
Un’esperienza di crescita umana e professionale anche per gli operatori di Badia Grande che hanno «sperimentato un modo nuovo di fare integrazione rispetto alle precedenti iniziative che hanno già visto il coinvolgimento con gli artisti locali in occasione di PrimaverArte o delle scuole del territorio con le quali è stato portato avanti il progetto Cultura e sapori, per la realizzazione di laboratori di cucina e di un libro con ricette multietniche».