Tante le indiscrezioni che darebbero per certa la nomina di un semplice parroco alla guida dell'arcidiocesi palermitana. L'attuale cardinale è dimissionario dal febbraio 2013 per sopraggiunti limiti di età. Il suo sostituto potrebbe essere il prete nella chiesa San Pietro di Modica, a Ragusa, sacerdote da oltre 25 anni. Domani, forse, il giorno giusto per l'annuncio ufficiale
Attesa per il successore di Romeo Tra i nomi quello di Corrado Lorefice
C’è molta attesa a Palermo per la nomina del nuovo arcivescovo del capoluogo siciliano. A ricoprire il posto del cardinale Paolo Romeo, dimissionario dal febbraio 2013 per sopraggiunti limiti di età (ha compiuto già 75 anni), potrebbe essere don Corrado Lorefice, parroco 53enne di Modica, a Ragusa, sacerdote da oltre 25 anni. Al momento si tratta solo di indiscrezioni, di certo ancora non c’è nulla anche se in molti ritengono che il suo nome sia quello giusto. Tra questi, l’Espresso per il quale Papa Francesco avrebbe deciso di nominare «un prete sconosciuto alla cronaca e ai palazzi romani, da sempre vicino alla gente e lontana dagli intrighi vaticani». Per il settimanale Lorefice avrebbe avuto addirittura l’appoggio «di fedelissimi come don Luigi Ciotti e monsignor Nunzio Galantino».
Alla guida della chiesa di San Pietro a Modica e vicario episcopale per la pastorale nella diocesi di Noto, «Lorefice ha colpito Bergoglio per la sua attenzione verso gli ultimi» rivela ancora L’Espresso. Qualche hanno fa ha pubblicato un libro su “Dossetti e Lercaro: la chiesa povera e dei poveri” e un testo dedicato a don Puglisi intitolato “La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee di don Pino Puglisi a Palermo”. A corroborare questa ipotesi, numerose indiscrezioni giunte nei giorni scorsi anche da a Roma, dove si è recentemente concluso il Sinodo sulla famiglia. Ad ogni modo, per una sede prestigiosa come Palermo stupisce il nome di uno “sconosciuto” e inaspettato visto che Lorefice non è neanche vescovo. Per lui, in pratica, scatterebbe una sorta di doppia promozione: da semplice prete ad arcivescovo.
Una scelta inusuale che, tra le tanti chiavi di lettura che si offrono in questi casi, potrebbe rientrare nel nuovo corso impresso da Papa Francesco alla “sua” Chiesa, lontana dalle logiche del potere ma vicina ai meno fortunati e ispirata ai principi di carità e solidarietà cristiana. Un ulteriore passo, quello di Papa Francesco, nel percorso di rivoluzione che ha già dimostrato di volere portare a compimento durante il suo mandato. Secondo alcuni il gran giorno per l’annuncio della sua nomina potrebbe essere domani, il 27 ottobre a mezzogiorno, ora canonica in questi casi. Il 7 ottobre scorso, la convocazione straordinaria giunta dalla Curia di Palermo sembrava l’occasione giusta, ma era stata invece quella per l’annuncio della designazione dell’ausiliare vescovo Carmelo Cuttitta alla guida della diocesi di Ragusa.