“Assessore Lucia Borsellino, non perda altro tempo e nomini i direttori generali. Altrimenti…”

RICEVIAMO QUESTA LETTERA. E’ UNA LETTERA CHE UN SINDACALISTA CHE OPERA DA TANTI ANNI NELLA SANITA’ HA INVIATO AL GOVERNO. UNA LETTERA CHE TRADUSA BUON SENSO. E’ INTERESSANTE E LA PUBBLICHIAMO

Gent.ma Assessore Borsellino,

l’ultima volta che ci siamo visti ad una riunione in Assessorato (presentazione nuova rete ospedaliera regionale), era fine Dicembre. Lei disse: “Ci dovete aiutare…”. Le avevamo prospettato una situazione divenuta insostenibile per tutti i protagonisti della Sanità siciliana. Le avevamo rappresentato che era cosa davvero impensabile fare una nuova programmazione con Commissari talora demotivati, talora arrabbiati per le notizie relative alla propria “bocciatura” che predicavano il “dopo di me il diluvio”, altri che erano addirittura passati ai saluti dei propri collaboratori, salvo recentemente tornare sui propri passi all’indomani gli incontri politici romani del Presidente Crocetta.

Lei disse che un minuto dopo la legge Finanziaria si sarebbero nominati i nuovi Direttori Generali. Ed ancora Lei ha scritto a tutti i commissari il 23 Gennaio scorso per dire che non potevano procedere nemmeno alle nomine di possibili Facenti Funzione in talune Unità Operative Complesse vacanti: “avuto riguardo anche della nota prossima definizione delle procedure di nomina dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie….”.

Ora leggiamo che il Presidente della Regione dichiara che : “… non crolla la Sanità se non si nominano i nuovi direttori generali…”. Mi permetta di dire come Lei non possa non sapere che non è così, quella è una frase dal sen fuggita di chi non sa (?) di che si parla.

In oltre 20 anni di attività di medico e dirigente sindacale se ne sono viste di tutti i colori: direttori ignoranti che necessitavano di traduzione simultanea per relazionarsi con loro, direttori affaristi che avevano disegnato perfetti sistemi di spartizione, altri direttori che hanno usato il loro ruolo per fare campagne elettorali personali o per conto terzi, direttori collusi, massoni, ma anche fortunatamente direttori per bene.

Mi permetta altresì di sottolineare che un vuoto “politico gestionale”, inteso come linea progettuale strategica di comportamento rispetto ad una politica di programmazione sanitaria, non si era mai visto. E siccome il vuoto non può esistere ecco che, per il principio dei vasi comunicanti, il vuoto viene colmato. Da chi?

Diciamo proprio da quei gruppi di pressione clientelare o di pressione economica finanziaria che Lei ed il suo Presidente avevate detto sin dall’inizio del prorio mandato di volere combattere. Siamo giunti a 17 mesi di commissariamento, siamo al punto che avete nominato i commissari dei commissari. I commissari stanno in un posto per espletare l’ordinaria amministrazione.

Lei può pensare che la sanità possa andare aventi attraverso una “banale ordinaria amministrazione” quindi senza una programmazione, una pianificazione? Pensiamo che nemmeno Lei lo pensi, scusi il gioco di parole. La rete ospedaliera è obsoleta, l’assistenza territoriale che doveva aiutare la “deospedalizzazione” è al palo. Gli Atti Aziendali, lo strumento di funzionamento delle Aziende Sanitarie sono cristallizati ad oltre 4 anni fa e se non si modificano finisce che le Aziende Sanitarie restino ingessate specie le ASP territoriali.

Assessore, Lei porta un cognome pesante di tutto rispetto e riguardo ed anche in virtù di questo cognome e delle parole da Lei proferite al momento del suo insediamento ed ancora successivamente ci saremmo aspettati comportamenti conseguenziali lontani anni luce dai tatticismi e dai bizantinismi politicanti. Abbiamo la sgradevole impressione che questa agonia commissariale possa durare ancora mesi, magari fino alle prossime elezioni europee promettendo a tutti i possibili candidati che saranno “todos caballeros”.

Noi speriamo di avere torto e di avere sensazioni sbagliate, ma ciò che a questo punto Le chiediamo è di mettere tutte le “fiches” sul tavolo da gioco ( All –in). Si giochi tutto, o dentro o fuori. Faccia valere la dignità sua personale e del cognome che porta. Non permetta che continui questo logoramento del sistema sanitario, che fa comodo a molti, e questa delegittimazione anche sua personale.

O si nominano i nuovi direttori generali ponendo fine ai soliti, vecchi giochini politicanti che apriranno un “mercato” o Lei saluta questa vecchia “politica” e mette tutti davanti al fatto compiuto. Tanto il Re è nudo! Risuonano ancora nelle orecchie le parole di Paolo Borsellino rispetto all’etica dei comportamenti nell’ambito della cosa pubblica. Quindi per terminare, una preghiera, ci smentisca, dia un segno di alto valore etico e politico.

Il Segretario Regionale Vicario della Cimo Medici
Angelo Collodoro

 


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