Caso Scieri, tre assoluzioni e due rinvii a giudizio Il processo con il rito ordinario comincerà ad aprile

Tre assoluzioni e due rinvii a giudizio. Sono le decisioni del giudice dell’udienza preliminare del processo per l’omicidio volontario aggravato del paracadutista della Folgore siracusano Emanuele Scieri, avvenuto nell’agosto del 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Un giorno che i familiari e gli amici di Lele aspettavano da più di 22 anni. Il gup Pietro Murano ha disposto il non luogo a procedere per il sottufficiale dell’esercito Andrea Antico accusato di omicidio volontario aggravato, per non avere commesso il fatto, e per gli ex ufficiali della Folgore Enrico Celentano e Salvatore Romondia accusati di favoreggiamento perché il fatto non sussiste. Rinviati a giudizio per omicidio volontario aggravato da futili e abietti motivi i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Il processo con il rito ordinario inizierà ad aprile. «Siamo delusi della sentenza – ha il fratello del parà, Francesco Scieri – anche se continueremo a batterci per scrivere la verità sulla morte di Emanuele».

«Una sentenza che lascia l’amaro in bocca per tutti noi – è il commento di Carlo Garozzo che oltre a essere uno storico amico di Lele, è anche il presidente dell’associazione Giustizia per Lele che non è stata ammessa come parte civile al processo – Siamo abituati agli schiaffi e le nostre guance sono rosse da anni per i colpi presi. Abbiamo un merito che nessuno potrà mai sentenziare ed è quello di avere portato la storia di Emanuele Scieri dentro un’aula di tribunale acclarando che quel 13 agosto 1999 mani sudice e vili lo uccisero». E lo aveva già detto ieri a MeridioNews, mentre arrotolava lo striscione simbolo della loro ricerca di verità per infilarlo nello zaino e portarlo con sé a Pisa, davanti al tribunale. «Abbiamo scritto una delle pagine più belle e che sono certo lasceranno un segno per le generazioni future. Abbiamo capito e fatto capire – aggiunge – che una società giusta è possibile. Non demordiamo, non lasciamoci prendere dallo sconforto».

La procura di Pisa, rappresentata dal procuratore capo
Alessandro Crini e dal sostituto Sisto Restuccia, al termine di una lunga requisitoria, aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione per l’ex caporale Andrea Antico e a quattro anni per l’ex comandante della Folgore Enrico Celentano e l’allora aiutante maggiore Salvatore Romondia. Per questi ultimi due, la procura aveva fatto una richiesta di pena sulla scorta dell’ipotesi che il reato da valutare non fosse favoreggiamento ma depistaggio. «Aspettiamo di leggere le motivazioni di questa sentenza e, alla fine, valuteremo se e come procedere con il ricorso», ha detto il procuratore Crini. «Abbiamo investito tempo e risorse in questo processo – ha aggiunto – e, pur mantenendo il massimo rispetto nella funzione del giudice, vogliamo capire quali sono state le argomentazioni che lo hanno portato a conclusioni diverse dalle nostre. Abbiamo sentito centinaia di testi e riesumato anche la salma di Emanuele Scieri e siamo convinti che questa sia solo una tappa di questa vicenda molto complessa e per la quale si arriva a un giudizio 22 anni dopo i fatti». 

E, intanto, oggi si è messo un primo punto a un processo a cui si è arrivati 
vent’anni dopo la morte del paracadutista in servizio di leva. In seguito alle conclusioni della relazione della commissione parlamentare d’inchiesta, nel settembre del 2017, la procura di Pisa ha riaperto le indagini. A quel punto, la procura generale militare della corte d’appello di Roma ha chiesto il trasferimento dell’indagine e, per un periodo, i due procedimenti sono andati avanti parallelamente, fino a quando la Corte di Cassazione ha risolto il conflitto di giurisdizione a favore del tribunale ordinario. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]