Sicilia zona arancione, Razza parla in conferenza stampa «Penalizzati perché nostra Regione troppo trasparente»

Ventiquattro ore roventi con il mirino della critica, politica e non, puntato contro il governatore Nello Musumeci e l’assessore alla Sanità Ruggero Razza. Tutta colpa del colore arancione, scelto dal ministero della Salute per imporre un semi-lockdown alla Sicilia. Nella valutazione pesano i 21 indicatori che tengono conto del numero di contagi, della trasmissibilità del virus, della disponibilità dei posti letto ma anche della capacità di monitoraggio nel tracciamento degli infetti. «Sapevamo che dovevamo assumere personale? Soltanto con un dato in deficit, ma in Sicilia non è così. Nella nostra Regione l’indice Rt è 1,42 mentre in Lombardia è a 2,09, in Molise 1,86 e in Umbria a 1,67 – spiega Razza elencando il dato per ogni territorio durante un incontro con la stampa – Prima di noi ci sono 16 Regioni e province autonome e posso anticiparvi che nel nuovo report sarà ancora in calo, probabilmente sotto l’1,4».

Focolai? «Ci sono ma devo capire com’è possibile che Regioni con 4000 positivi al giorno ne abbiano di meno». Altro tema è l’occupazione dei posti letto. «Su questo si sono sbottonati gli sciacalli. Si è detto che non siamo nelle condizioni di ospitare i pazienti – incalza l’assessore regionale alla Sanità – Secondo la rilevazione del 25 ottobre le Terapie intensive erano occupate per il 15 per cento senza tenere conto del piano sui posti letto approvato dal comitato tecnico scientifico». Tra le note dolenti l’introduzione, a livello comunale, delle zone rosse. «Avere avuto questa tempestività è stato valutato come una condizione di alert, ma io sono convinto che abbiamo fatto bene perché abbiamo circoscritto la catena di contagio. Come Regione siamo stati troppo trasparenti, lo abbiamo detto ed è stata individuata come una criticità».

Oggi Razza ha avuto anche un faccia a faccia, in video conferenza, con il presidente dell’istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro. «Mi hanno detto che incide l’indice Rt ma vorrei capire perché viene preso in considerazione soltanto per la Sicilia. Ciò che ha ferito i siciliani è stata l’idea che l’attribuzione dell’area di rischio arancione abbia fornito l’idea che il nostro sistema sanitario non possa tenere. Com’è possibile che Regioni che stanno montando ospedali da campo abbiano un livello di rischio inferiore al nostro?». Critiche non sono mancate anche nei confronti della stampa: «Prima di scrivere che in una città ci sono quattro posti in Terapia intensiva fate una telefonata istituzionale». Qualora ci fosse anche un velato riferimento a MeridioNews, da questa testata abbiamo provato per settimane a contattare l’assessore Razza e anche il suo entourage senza mai ottenere risposte. Così, per il nostro articolo sulla situazione delle strutture sanitarie a Catania, ci siamo basati su dati forniti direttamente a livello locale.

«La Sicilia è la quart’ultima Regione come incidenza del Covid negli ultimi 14 giorni», spiega Salvatore Scondotto, nuovo coordinatore della Struttura emergenza virus nell’Isola. «Abbiamo registrato un incremento dei casi – continua – tutti indicatori di una certa attenzione. Normale l’aumento dei focolai. Tutti indicatori di pressione ed espansione della pandemia che hanno fatto crescere il livello di allerta». Sulle polemiche è intervenuto in serata il ministro della Salute Roberto Speranza: «Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio. Nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle Regioni. È surreale – spiega – che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori. Serve unità e responsabilità. Non polemiche inutili».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]