Gli investigatori sarebbero risaliti al giovane dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza e dallo scooter abbandonato. Si tratta di un 28enne già arrestato, quattro anni fa, perché trovato in possesso di droga e di una pistola con matricola abrasa
Sparatoria Lentini, fermato 28enne coinvolto nel delitto Continua caccia al killer e la ricostruzione del movente
È stato portato in caserma e sarebbe in stato di fermo uno dei due uomini coinvolti nella sparatoria di sabato scorso in pieno centro a Lentini, durante la quale è stato ucciso il 52enne Sebastiano Greco. Stando a quanto emerso finora, gli investigatori sarebbero risaliti all’uomo attraverso l’analisi delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e allo scooter abbandonato durante la fuga. Il fermato, stando a quanto riportato dall’Ansa, sarebbe Sasha Antony Bosco. Un 28enne lentinese già arrestato, circa quattro anni fa, per essere stato trovato in possesso di marijuana, cocaina e una pistola con matricola abrasa.
Continua invece la caccia all’altro uomo, il 37enne Antonino Milone. Il pregiudicato ritenuto pericoloso avrebbe esploso diversi colpi di pistola, dopo un acceso diverbio con Greco, che hanno raggiunto all’addome la vittima mentre si trovava in via delle Spighe, davanti a un panificio. Non è ancora chiaro quale sia stato il movente del delitto.
Il killer per fuggire avrebbe provato a farsi dare l’auto da un uomo. Di fronte alle resistenze, lo avrebbe ferito al polpaccio sparando un altro colpo con una mitraglietta. Davanti all’ufficio postale, Milone avrebbe poi intimato l’alt a un anziano conducente (che si trovava in macchina con la moglie e il nipotino) a cui avrebbe portato via il mezzo. Non molto lontano però avrebbe avuto un incidente e, abbandonata l’auto, continuando a piedi la sua fuga.
Intanto, da sabato vanno avanti le ricerche da parte di tutte le forze di polizia, coordinate dalla procura di Siracusa, che stanno controllando tutte le zone del lentinese e dei territori limitrofi. La procuratrice Sabrina Gambino ha rivolto anche «un appello all’altro autore dei gravi fatti di sabato perché si presenti alle forze dell’ordine: nessun dubbio vi è in ordine alla sua certa identificazione. Presentarsi alla forze dell’ordine – ha concluso – è l’unica scelta che potrà fare nel suo stesso interesse».