Il caso delle nuove assunzioni all'Arpa finisce in una interrogazione all'Assemblea regionale. A rispondere ai dubbi di Giampiero Trizzino è l'assessore al Territorio, secondo cui nella prossima riunione di giunta sarà approvato il nuovo regolamento dell'ente
Ambiente, si attendono prime 52 assunzioni all’Arpa Critiche dal M5s. Ma Cordaro: «Presto nuovi bandi»
Entro la fine dell’anno arriveranno le prime 52 assunzioni all’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente sotto organico ormai da anni. Risorse umane assolutamente insufficienti a coprire i buchi in organico, ma comunque un inizio a cui si è potuto procedere in virtù di una norma inserita nella Finanziaria dello scorso anno, su proposta del Movimento 5 stelle. Tra i profili richiesti, quelli di chimici, ingegneri, biologi, fisici, geologi.
Parla di «un primo passo» il deputato regionale Giampiero Trizzino, componente della commissione Ambiente all’Ars (organismo che nella scorsa legislatura ha presieduto), ma precisa anche che «i posti vacanti in organico sono 656. Faremo di tutto perché le maglie non si chiudano con questa infornata».
«Il lavoro che svolge l’Arpa – spiegano i parlamentari cinquestelle in commissione – è importantissimo, specie in una Regione dalle mille vertenze di tipo ambientale, dove insediamenti industriali, di lavorazione di idrocarburi e discariche hanno reso vaste aree dell’Isola, a rischio ambientale. Ad oggi l’agenzia opera con un solo terzo del suo personale, cosa che rende praticamente impossibile fare indagini ambientali e carotaggi, in territori come quello di Gela, dove, tali rilevamenti sono attualmente a carico di un solo tecnico specializzato. Stessi numeri esigui anche per Priolo o Milazzo e altre zone a rischio ambientale siciliane».
Per conoscere la tempistica dell’avvio dei concorsi, Trizzino ha depositato una interrogazione urgente all’Ars. Alla quale replica intanto l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro. Secondo l’esponente della giunta di governo, «il timore, avendo letto la nota dell’onorevole Trizzino, è stato che si trattasse di un’operazione elettorale. Perché, data l’autorevolezza dell’ex presidente della commissione Ambiente all’Ars, non si spiega altrimenti come possa non essere al corrente che l’aggiornamento della pianta organica potrà avvenire soltanto dopo l’approvazione del regolamento Arpa».
Regolamento che è stato approvato dalla giunta regionale, trasmesso alla quarta commissione all’Ars, dove è stato modificato, approvato e ritrasmesso al governo. «Nella prossima riunione di giunta, verosimilmente, approveremo in via definitiva il regolamento – prosegue l’assessore regionale – così come esitato dalla commissione di merito e soltanto allora sarà possibile adottare la nuova pianta organica. L’Arpa ha 300 dipendenti, ne dovrebbe avere mille. È un intervento importante, rispetto al quale – conclude Cordaro – la fretta sarebbe stata cattiva consigliera».