Montante, cambia giudice ma gli atti sono salvi La nuova gup è un’ex poliziotta che scrive libri

Cambia il giudice che presiede l’udienza preliminare sul caso Montante. Stamattina per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio si è presentata Graziella Luparello e non più Davide Salvucci. Il presidente del Tribunale Davide Marraffa ha quindi accolto la richiesta di uno dei legali che aveva sollevato un’eccezione di incompatibilità nei confronti di Salvucci. Quest’ultimo infatti, durante la fase delle indagini preliminari, aveva autorizzato la proroga di un’intercettazione di uno degli imputati, «entrando – è la tesi del legale, accolta dal Tribunale – nel merito della vicenda e quindi, per legge, non potendo successivamente esprimere un giudizio in merito».

Sono 19 i destinatari della richiesta di rinvio a giudizio per il primo filone dell’indagine sull’ex capo di Confindustria Sicilia, e cioè quello sulla presunta rete di corruzione messa in piedi anche per avere informazioni sull’indagine della Dda di Caltanissetta (poi archiviata) per concorso esterno alla mafia di Montante. Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione e reati contro la pubblica amministrazione. Contestato anche il reato di associazione a delinquere per Montante, l’imprenditore Michele Romano, l’ex comandante della Gdf Gianfranco Ardizzone, l’ufficiale dei carabinieri Giuseppe D’Agata, il funzionario di Prefettura Diego Di Simone Perricone, il generale Arturo Esposito, il finanziere Mario Sanfilippo, l’ufficiale della Gdf Ettore Orfanello, il sovrintendente di polizia Salvatore Graceffa, e l’ex funzionario della questura di Palermo Marco De Angelis.

La nuova giudice, Graziella Luparello, prima di diventare magistrata è stata anche poliziotta. Figlia del professore e scrittore Carmelo Luparello, e anche lei coautrice insieme al padre di due romanzi. Nell’ultimo, L’ingordigia talvolta uccide chi non mangia, si racconta di un delitto politico nel contesto di un appalto aggiustato in un piccolo paese dell’entroterra siciliano. 

L’udienza riprenderà nel primo pomeriggio, ma sono salvi, nonostante il cambio di gup, gli atti disposti fino a ora. Questo dovrebbe impedire il rischio della scadenza dei termini di custodia cautelare che il 14 novembre avrebbe determinato la scarcerazione dell’ex presidente di Sicindustria. Ma tutto dipenderà dal calendario delle prossime audizioni. 


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