Nebrodi ed Etna, Ferlito e Ragusa nominati commissari Musumeci: «Antoci rimosso? Insinuazioni diffamatorie»

»Si trovano a dover affrontare la responsabilità di poltrone pesantirese scottanti dalle ultime polemiche, anche se solo per poco tempo. Luca Ferlito e Salvatore Gabriele Ragusa sono i due nomi scelti dal presidente Nello Musumeci per il ruolo di commissari straordinari dei parchi regionali dei Nebrodi e dell’Etna. Il primo è il comandante del nucleo operativo del Corpo forestale di Catania; il secondo è il dirigente capo del Genio civile di Catania e non è nuovo a incarichi commissariali, essendosi occupato in passato anche dello Iacp di Acireale. 

Ferlito subentra a Giuseppe Antoci, l’esponente del Pd chiamato da Rosario Crocetta nel 2013 per guidare l’area protetta che tocca le province di Messina, Enna e Catania. Il politico negli anni era diventato un simbolo della lotta alla mafia, grazie all’adozione di un protocollo di legalità sull’affitto dei terreni del parco, fino a subire un agguato notturno. Ma anche il suo nome è finito nel calderone del rimescolamento di incarichi e poltrone a tutto campo avviato dal nuovo governo di centrodestra. Immediato il deflagare delle polemiche, stimolato anche dalle prese di posizione dello stesso ormai ex presidente del parco dei Nebrodi. «Qui è stato mandato un messaggio chiaro, bisogna chiedersi chi siano i destinatari», ha detto a MeridioNews.

Un dibattito che lascia Musumeci «basito» davanti ad «una polemica da campagna elettorale nei confronti di un governo che, nelle prime settimane dal suo insediamento, ha nominato alti ufficiali, magistrati e prefetti, con uno spirito di servizio alle istituzioni che non può essere scalfito da insinuazioni pericolose e diffamatorie», si è difeso il presidente in un comunicato. Musumeci nulla toglie all’impegno di Antoci, cui manifesta «grande rispetto», ma sottolinea come il governo abbia esercitato «senza alcuna eccezione per tutti gli enti regionali il diritto allo spoils system, applicando una legge del governo Crocetta, peraltro voluta proprio dal partito di Antoci»

Il presidente della Regione, che secondo fonti a lui vicine è parecchio infastidito dalle uscite di Antoci, dedica poi un passaggio della sua nota alla nomina di Ferlito: «Al parco dei Nebrodi abbiamo destinato un ufficiale del Corpo forestale noto per avere condotto impegnative indagini di polizia giudiziaria, non abbiamo scelto un dirigente di partito». Per Musumeci è invece ipocrita il Pd: «Se il partito avesse voluto, avrebbe potuto valorizzare un proprio dirigente regionale come Antoci, impegnato in tutte le campagne elettorali recenti, proponendolo per il Parlamento. Ma il Pd ha preferito lasciarlo fuori», attacca il governatore.

A dar man forte al presidente rimosso arrivano anche forze politiche diverse dal Pd. Il deputato regionale Claudio Fava ha bocciato la decisione di Musumeci definendola «frettolosa e incomprensibile». Secondo l’ex candidato presidente della sinistra «lo spoils system è un’opportunità, non un obbligo – continua Fava- se confligge con il buon senso e il valore professionale delle persone diventa un pessimo metodo, utile solo a interpretare la funzione di governo come distribuzione di sottogoverno».

La linea del governo regionale resta comunque chiara: le nomine vere e proprie, frutto degli accordi interni alla maggioranza, arriveranno dopo le prossime elezioni politiche. Per questo gli incarichi commissariali di Ferlito e Ragusa dovrebbero prolungarsi per uno o due mesi al massimo, così come le nomine alle partecipate di componenti dei vari staff di giunta. 

Sui futuri equilibri per adesso si resta sul piano delle voci. Per il parco dell’Etna le indiscrezioni convergono su una terna di nomi per la presidenza lasciata dalla consigliera comunale crocettiana Marisa Mazzaglia. Il favorito pare essere il sindaco di Belpasso Carlo Caputo, ma restano in partita anche il dirigente della Sac Rino Sardo, l’ex senatore Salvo Fleres ed un fedelissimo di Musumeci, Angelo Sicaligià candidato di Diventerà bellissima alle Regionali. Sulla poltrona di presidente del parco dei Nebrodi, invece, sembra aver messo gli occhi l’area messinese di Forza Italia. L’ex deputato regionale Nino Germanàcandidato azzurro alle Politiche, sarebbe in pole per far pesare un’eventuale sua indicazione

Giuseppe Antoci ha affidato ad un comunicato una controreplica a Musumeci: «in questi anni non ho mai ricevuto una sola telefonata di solidarietà da parte di Musumeci – dichiara il presidente rimosso – Mai sentita la sua voce, mai una visita al parco né prima né dopo l’attentato». Il dirigente Pd si spinge a parlare di «atteggiamento ostile, confermato dal fatto che nelle audizioni effettuate in commissione Antimafia – quando Musumeci ne era il presidente, ndr – sono stati ascoltati alcuni sindaci del parco e non invece la mia persona». L’uomo scelto da Crocetta tira in ballo proprio gli scenari futuri – «se il presidente di vuole veramente rassicurare, invece di darci il nome del commissario, ci dica sin da adesso il nome del prossimo presidente del parco dei Nebrodi» – per poi chiudere, dopo aver ricordato che «l’odio delle famiglie mafiose si scarica su Antoci», con un interrogativo provocatorio: «presidente Musumeci, secondo lei chi di questo sarà felice?». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]