L'impianto di trattamento meccanico-biologico di Lentini non sta lavorando, i camion restano in fila fuori dai cancelli. Il motivo sta nel rifiuto della discarica pubblica della Srr Caltanissetta Provincia Sud di dare seguito a una circolare partita dall'assessorato
Rifiuti, la toppa della Regione è già saltata: Sicula si ferma Gela dice no a conferimenti: «Musumeci faccia ordinanza»
Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo che Catania e non solo si apprestano a fare i conti nuovamente con i cumuli dei rifiuti. Considerati i tempi della direttiva – l’1 giugno – con cui la Regione contava di avere trovato una toppa, non si può parlare di nuova emergenza rifiuti, ma di un tentativo destinato a fallire. Stando a quanto appreso da MeridioNews, l’impianto di trattamento meccanico-biologico di Lentini di proprietà della Sicula Trasporti è nuovamente fermo. Gli autocompattatori di diversi ditte sono fermi all’esterno dei cancelli e non potranno fare accesso. Nessun problema tecnico, ma l’impossibilità di proseguire con i conferimenti per la difficoltà di trovare posti per abbancare il rifiuto trattato, il cosiddetto sovvallo. Sulla carta il problema non si sarebbe dovuto presentare, in quanto la Regione Siciliana a inizio mese aveva richiesto «senza indugio alcuno» alle società che gestiscono le discariche private di Siculiana e Motta Sant’Anastasia e quella pubblica di Gela di prorogare i quantitativi in ingresso da Sicula. I numeri dell’ennesimo intervento emergenziale, della durata prevista di tre mesi, prevederebbe duemila tonnellate a settimana per Siculiana, 2300 a settimana su Gela mentre lo sforzo richiesto a Oikos su Motta è di 1500 tonnellate settimanali per 15 giorni.
Il banco però sembra essere saltato subito: se Siculiana ha chiesto e ottenuto di ridurre i quantitativi a 500 tonnellate settimanali per il tempo necessario a completare dei lavori di adeguamento, dirottando la differenza a Motta, a non fare tornare i conti è stata la Srr Caltanissetta Sud, la società di regolamentazione dei rifiuti proprietaria della discarica di Gela. Già l’anno scorso i sindaci dei comuni consorziati avevano fatto presente la non disponibilità di mettere a rischio gli spazi del sito di contrada Timpazzo per venire incontro alle esigenze delle altre province e la storia si è ripetuta proprio sabato: la Srr, infatti, con una nota ha fatto presente alla società che si occupa dell’impianto, di non dare seguito alla nota firmata dal dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti Calogero Foti e dalla dirigente Rosalba Consiglio. L’opposizione, stando a quanto risulta a questo giornale, sarebbe netta e allo stato non ci sono spiragli di mediazione. «Sicula Trasporti è tenuta a trovare siti di abbancamento dei rifiuti e non possiamo essere noi il capro espiatorio – è il commento che arriva da ambienti vicini alla Srr -. A ciò si aggiunge l’assolutà inefficacia della circolare partita dal dipartimento. Il governo Musumeci se vuole imporre a Gela di continuare a ricevere i rifiuti di mezza Sicilia deve fare un’ordinanza, deve assumersi le responsabilità, fino ad allora non accettiamo nulla».
«In data odierna la Impianti Srr Ato Cl 4 dopo avere accettato i rifiuti decadenti provenienti dall’impianto di Tmb della Sicula Trasporti nella misura di poco meno di cento tonnellate ha poi bloccato i conferimenti, rispedendo al mittente i camion e inviando pec di sospensione non contenente alcuna motivazione- si legge in una comunicazione di Sicula di cui MeridioNews ha preso visione -. Considerato che è necessario mantenere un equilibrio tra quanto ricevuto dai comuni e le disponibilità in uscita dei sovvalli, la Sicula Trasporti si vedrà costretta, suo malgrado, dopo aver smaltito l’accumulo dei rifiuti verificatosi negli ultimi giorni, a ridurre drasticamente i quantitativi di rifiuti in ricezione a non più di 500 tonnellate al giorno».