Inizia con un nulla di fatto la ricerca della Regione nel campo dei mezzi aerei antincendio. La gara per l’affitto dai privati di otto elicotteri, più due di riserva, è andata deserta. Indetta a fine marzo – con una base d’asta di oltre tre milioni -, prevedeva la possibilità di presentare offerte fino al 16 aprile. Lo stesso giorno la Centrale unica di committenza avrebbe dovuto procedere all’esame delle stesse, ma ha invece dovuto prendere atto che nessuna impresa del settore si è fatta avanti.
Tuttavia, la Cuc ha comunque ricevuto una comunicazione. Si tratta di una nota inviata dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da E+S Air ed Helixcom, le due società – la prima con sede a Salerno, la seconda a Caltanissetta – che l’anno scorso si sono aggiudicati l’appalto in seconda battuta, dopo che la prima gara era stata annullata per via della presenza di un solo partecipante a fronte del bando che prevedeva la presenza di almeno due competitors. «Si rileva che non sono pervenute offerte ma solo un`istanza da parte del costituendo Rti E+S Air srl-Helixcom srl che dichiara – si legge nel decreto della Cuc – di non essere nelle condizioni di presentare offerta per il servizio in argomento, per motivi legali alla sicurezza delle operazioni, stante le condizioni dettate dal capitolato d’oneri».
Il richiamo alla sicurezza è legato alla questione delle penalità previste nel bando nei casi in cui gli elicotteri dovessero rimanere a terra, anziché intervenire nello spegnimento degli incendi. «Abbiamo fatto presente i motivi per cui le condizioni proposte dalla Regione non sono accettabili – dichiara a MeridioNews l’amministratore di Helixcom Luca Mannino -. Prevedere penalità nel caso di manutenzione ordinaria e straordinaria impedisce di svolgere il servizio in sicurezza. Ci sono precise norme che disciplinano il comportamento in volo dei mezzi. Per esempio – prosegue l’imprenditore nisseno – se si accende una spia è obbligatorio atterrare. Non dipende dalla volontà del pilota o dell’azienda, ne va dell’incolumità di tutti».
Scorrendo il capitolato d’appalto, si trovano i motivi di causa maggiore per i quali l’aggiudicatario del servizio non è esentato dalle penalità: si va dalle condizioni metereologiche avverse agli scioperi del personale indetti a livello nazionale, fino alle decisioni prese dall’Enac e a eventuali «rivolte, guerre (dichiarate e non), guerriglie, insurrezioni». Per tutto il resto, invece, sono previste multe, anche di cento euro al minuto. «Le stesse sanzioni erano previste nell’appalto dello scorso anno – prosegue Mannino -. In quel caso le abbiamo accettate, perché i tempi per l’aggiudicazione della gara erano ridotti. Stavolta invece abbiamo ritenuto corretto sollevare questo aspetto per tempo. Noi – conclude l’imprenditore – siamo chiaramente interessati a partecipare, ma le condizioni devono essere modificate».
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