Un appuntamento che era stato pubblicizzato anche con un evento sulla pagina Facebook del Comitato festeggiamenti Sant’Antonio Abate di Santa Domenica Vittoria (in provincia di Messina) ma che, invece, non si terrà perché il questore non lo ha autorizzato e, così il sindaco Nunzio Spartà ha firmato un’ordinanza per il «divieto assoluto di esibizione del cantante Z.F., in arte A.Z.». Iniziali puntate ma dietro cui c’è il nome e cognome del neomelodico catanese Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta. Il figlio del boss ergastolano del clan Santapaola-Ercolano Maurizio Zuccaro avrebbe dovuto esibirsi la sera di sabato 2 settembre in piazza Marconi nella cittadina del Parco dei Nebrodi che conta poco più di 850 abitanti. Un concerto di circa due ore inserito nel programma dei festeggiamenti per il santo patrono che è stato annullato dopo l’intimazione emessa dal questore di Messina.
Un’esibizione quella che non è stata autorizzata ad Andrea Zeta perché ritenuto, come si legge nel documento del questore all’amministrazione comunale, «soggetto noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, oltre a essere inserito in un quadro di relazioni familiari riconducibile a noti
esponenti di spicco della criminalità mafiosa catanese». In effetti, Filippo Zuccaro è il figlio del capomafia condannato all’ergastolo nel 2020 per l’omicidio del collaboratore di giustizia Luigi Ilardo. L’uomo che, da infiltrato, aveva portato i carabinieri a scoprire il covo dell’allora latitante Bernardo Provenzano. Cognato di Vincenzo Santapaola e nipote del capomafia Nitto Santapaola, Maurizio Zuccaro a febbraio è stato condannato per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione antimafia Zeta, insieme al figlio Rosario. Coinvolto nella stessa inchiesta, Andrea Zeta è stato invece assolto con la formula «per non avere commesso il fatto».
Non solo coinvolgimenti e legami, per il questore di Messina il concerto in piazza non si può fare perché c’è da considerare anche che «lo svolgimento dell’esibizione canora potrebbe richiamare anche dalla confinante provincia di Catania, territorio di origine del medesimo Z., soggetti malavitosi, con possibili conseguenze pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica». Un’intimazione che è stata colta dal primo cittadino di Santa Domenica Vittoria che nell’ordinanza sindacale ci ha tenuto anche a precisare che «quest’amministrazione comunale risulta totalmente estranea all’organizzazione e alla scelta degli eventi inseriti nel programma, tradizionalmente rimessa al comitato festeggiamenti di Sant’Antonio Abate».
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