Al Magneti Cowork assenti in blocco i deputati regionali. Presenti Di Pasquale, Listi Maman e Gelarda, con il quale sarebbero sorte tensioni negli ultimi giorni sull'istituzione del poliziotto di quartiere. Nel programma anche un piano buche, sconti per chi differenzia e per gli imprenditori che denunciano il racket
Amministrative, Forello presenta il programma del M5S «Divisioni interne superate, se il voto è libero vinciamo»
«Questa è la mappa per una Palermo felice. La nostra è una rivoluzione gentile». Il candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, Ugo Forello, presenta così, in un Magneti Cowork stracolmo, il programma partecipato per le amministrative dell’11 giugno. Un libro, più che un programma, a dir poco corposo, lungo oltre 120 pagine e partito dal basso come vuole la filosofia grillina, frutto del lavoro congiunto di circa 500 fra attivisti, professionisti, esperti e stakeholder distribuiti su sedici tavoli tematici.
Nella sala del Magneti ci sono almeno duecento attivisti locali inclusi i candidati consiglieri, segno che, assicura il co-fondatore di AddioPizzo, «le divisioni interne sono superate. Non solo gli attivisti storici ma centinaia di cittadini hanno partecipato alla stesura di questo programma inclusivo ancora aperto a nuovi suggerimenti». Sarà così ma dei deputati regionali, alle prese con la finanziaria all’Ars, non si è vista neanche l’ombra mentre non si sono persi l’appuntamento i rivali di Forello alle Comunarie, come Giulia Argiroffi, che si è ritirata dopo la ‘graticola’ ai Cantieri Culturali, o Igor Gelarda, sconfitto al ballottaggio all’ultimo turno, messo a capo del tavolo sulla sicurezza e con il quale sarebbero sorte tensioni negli ultimi giorni su uno dei punti del programma, che prevede (o prevedeva) l’istituzione del poliziotto di quartiere o, come lo chiama Forello, «poliziotto municipale di prossimità».
In via Emerico Amari c’è Tiziana Di Pasquale, che aveva sbattuto la porta durante le Comunarie dinanzi al rischio di una deriva «partitica» del movimento. E c’è anche Alì Listi Maman, che è uscito dalla lista dei candidati consiglieri perchè si è sentito «emarginato» sui temi dell’immigrazione e dopo si è pure preso una valanga di insulti razzisti sui social. «Sono qui solo per ascoltare», si lascia scappare all’ingresso. Prima di parlare del programma Forello trova il tempo per un affondo a Leoluca Orlando: «L’amministrazione uscente è stanca e non ha più la forza di innovare. Noi abbiamo appena iniziato e abbiamo a cuore il futuro nostro e dei nostri figli».
Tuttavia, il M5S vincerà solo, secondo Forello, «se il voto sarà libero e non condizionato». In che senso? «Nei quartieri abbiamo un buon feedback, dovremmo essere la prima o seconda forza della città». L’ostacolo dei pentastellati però si chiama coalizione: mentre loro si presenteranno con una sola lista come da tradizione, i rivali Orlando e Fabrizio Ferrandelli saranno sostenuti da sei-sette liste. E proprio questo, per Forello, potrebbe «condizionare il voto. Se dovesse vincere un altro candidato secondo me sarà un voto nato anche da quelle che sono le vecchie dinamiche. Ma il nostro non è un alibi – chiarisce -. Noi vinceremo». Poi Forello pressato dalle domande puntualizza che non si riferisce a episodi di clientelismo o voto di cambio: «Nei quartieri poveri si sta diffondendo di nuovo la promessa del pacco di pasta, del posto di lavoro, della spesa. Questi sono sistemi vecchi che devono essere sconfitti e noi lavoriamo per l’affermazione di un voto libero. Tuttavia – precisa – se avessi avuto contezza di episodi di clientelismo li avrei denunciati alle autorità competenti. Io direttamente non ho avuto riscontro. Ho incontrato persone che si sono avvicinate a me e mi hanno chiesto un posto di lavoro ma ho risposto che noi non amministriamo così, dovranno rivolgersi ad altri».
Il programma pentastellato tocca praticamente tutti gli argomenti sensibili della città: un piano buche di strade e dei marciapiedi, sconti sulla Tari per chi differenzia, isole ecologiche, agevolazioni ed esenzioni fiscali su Tari, Tosap e Imu per gli imprenditori che denunciano il pizzo mafioso e per i commercianti penalizzati dai cantieri come quelli di via Amari e viale Lazio. E ancora lotta alla povertà e all’emergenza abitativa, digitalizzazione della pubblica amministrazione, censimento del patrimonio pubblico inutilizzato e abbandonato, un concorso pubblico per vigili urbani, «dato che nei prossimi cinque anni andranno in pensione circa 350 agenti».
«Il piano antibuche per strade e marciapiedi fatiscenti, spesso causa di incidenti ed infortuni, sarà finanziato con risorse comunitarie e prevede la posa di asfalto drenante e fonoassorbente – spiega Forello -. Lo hanno fatto a Roma e a Pisa, dove ne è stato attivato uno analogo a quello che abbiamo pensato per Palermo. Puntiamo sul recupero delle periferie e sul potenziamento dei trasporti pubblici e dei collegamenti con il centro e altri grandi poli cittadini come ospedali e università – aggiunge -. In particolare puntiamo a collegare lo Zen, Pallavicino, Vergine Maria, Arenella, Acquasanta, Bonagia, Borgo Ulivia, Falsomiele, Borgo Molara, Brancaccio e Romagnolo, Tommaso Natale. Utilizzeremo al meglio le risorse comunitarie della programmazione 2014/2020 per sistemi di trasporto intelligente e per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale. Puntiamo a un’inversione delle priorità nella realizzazione delle nuove linee del tram: per noi occorre collegare prima le zone decentrate della città e per farlo la priorità sarà realizzare le tratte tranviarie che servono le periferie per avvicinarle al centro città». Tra le proposte anche l’istituzione di un museo-memoriale della lotta alla mafia e «un ‘Emporio solidale’, da attivare con le risorse previste dalla legge 166 del 2016, dove chi versa in condizioni di bisogno può recarsi per avere cibo e farmaci gratis».