Lo ha detto l'assessore alle Attività produttive, che ribadisce come l'accordo tra Enel ed Exprivia non sia stato applicato nella sua interezza: «Il sindaco sta premendo per un incontro a Roma e siamo impegnati a far sì che si possa trovare una soluzione per i lavoratori». Le parti sociali annunciano di proseguire la protesta fino al 31 gennaio
Almaviva, oltre un mese di sciopero contro trasferimenti «Si attende conferma per incontro al Mise in settimana»
Prosegue anche oggi davanti la sede di Enel, in via Marchese di Villabianca, a Palermo, la protesta dei 60 lavoratori palermitani di Almaviva che non sono stati assorbiti da Exprivia e destinati al trasferimento a Rende da mercoledì. In sciopero dal 19 dicembre, dopo il presidio di ieri mattina sotto i cancelli della sede di via Marcellini, i dipendenti non si arrendono e proseguono la manifestazione indetta per opporsi ai trasferimenti, che si tradurrebbero in licenziamenti in caso di mancata presentazione nella sede in Calabria. Molto probabilmente i sindacati prorogheranno lo sciopero fino al 31gennaio per salvaguardare i lavoratori, e trovare una soluzione che scongiuri i trasferimenti, in attesa della conferma di un tavolo di confronto al Mise per una verifica dell’accordo siglato l’8 novembre scorso.
«Abbiamo bussato a tutte le porte e attendiamo una risposta del governo – dice Giusi Massa, part time a quattro ore -. Dovevo partire il 19 dicembre ma non intendo farlo perchè dovrei affittare una casa e con il mio stipendio non potrei mai sostenere una simile spesa. È la prima volta che viene applicata la clausola sociale, ma c’è una falla, qualcosa non ha funzionato e noi ci sentiamo ostaggio di Almaviva. È da chiamare in causa anche Exprivia che non ha rispettato l’accordo: dovevano assumere 297 colleghi, invece ne sono stati selezionati soltanto 237».
«Dovevo partire ieri – racconta Marcello Carrà, full time tra i primi ad essere assunti a Palermo per la commessa Enel – ho un bimbo piccolo, mia moglie e’ una precaria e allontanarsi da Palermo sarebbe impensabile. Proprio non capiamo l’ostinazione di Almaviva anche alla luce dei 1600 licenziamenti di Roma: i volumi di lavoro sono stati suddivisi nella varie sedi di Almaviva in Italia, tra cui Catania e Palermo. Se il carico di chiamate e’ aumentato anche nelle sedi siciliane, allora il trasferimento diventa illeggittimo».
«Oggi verrà prorogato lo sciopero fino a fine mese – assicura Rosalba Vella rsu Slc Cgil Palermo -. Non abbiamo intenzione di fermarci fino a quando questa vicenda non verrà chiarita. Vogliamo risposte concrete: i lavoratori protestano ormai da 23 giorni e non è tollerabile continuare con questo stillicidio per questioni di principio tra le aziende. L’accordo dice che Exprivia dovrebbe assumere 14 full time, 79 part time a 6 ore e 204 part time ore. Le candidature, pero’, sono state diverse rispetto ai profili orari, ma dal punto economico per l’azienda non cambia niente. È un cavillo sulla pelle dei lavoratori ed e’ incomprensibile questa ostinazione e noi ci batteremo fino a quando questa vicenda non sarà risolta».
«Avevamo chiesto nei giorni scorsi un incontro a Enel ed Exprivia – dice l’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano – perchè l’accordo non è stato applicato nella sua interezza. Exprivia non si è presentata facendo sapere che avrebbe partecipato solo a un tavolo ministeriale. Il sindaco sta premendo per un incontro a Roma e, in queste ore, abbiamo avuto notizia da fonte ministeriale che giovedì le parti verranno chiamate al Mise per confermare i contenuti dell’accordo. Siamo tutti impegnati -conclude- a far sì che si possa trovare una soluzione per tutti i lavoratori».