Alla ricerca del gol perduto Palermo nella tana del Chievo

Alla ricerca del gol perduto. A secco da tre partite, il Palermo proverà ad interrompere il digiuno domani alle ore 18 sul campo del Chievo nel primo anticipo della ventottesima giornata. Riuscire a segnare non è garanzia di successo ma, sulla strada che conduce ad un risultato positivo, sarebbe già un passo avanti. Il compito dei rosa, però, non sarà agevole anche perché i clivensi subiscono poche reti (nelle 18 gare in cui ha giocato, il portiere Bizzarri nove volte ha tenuto la porta inviolata) e alle dipendenze di Maran hanno trovato equilibrio e solidità in fase difensiva. Al di là dei valori del Chievo, tuttavia, bisogna fare i conti in questo momento con le oggettive difficoltà di un Palermo che nelle ultime settimane ha abbassato notevolmente il proprio indice di pericolosità. La macchina da gol rosanero si è ingolfata e serve nuova benzina per viaggiare nuovamente ai ritmi tenuti fino allo scorso mese

“In ogni campionato può capitare un periodo del genere – ha spiegato il tecnico Iachini – Ci sono momenti in cui segni di più ed altri in cui non riesci ad inquadrare la porta, così come capitano i periodi nei quali prendi qualche gol in più o qualche gol in meno. Ultimamente abbiamo fatto grande attenzione in fase difensiva, anche contro la Juventus che a Dortmund in Champions ha confermato di essere una squadra di grande spessore. Abbiamo trovato un avversario che giocava a cinque dietro, con tre centrocampisti a fare da argine, e se anche la Juve ha giocato per non farci sviluppare le nostre caratteristiche, questo la dice lunga sulla considerazione che hanno di noi i nostri avversari. Anche con il Chievo ci aspetta una sfida tosta, contro una squadra che non concede nulla e che in avanti è molto pericolosa”.
In ogni caso, non è un Palermo in forma smagliante quello che si presenterà al Bentegodi. L’involuzione in fase realizzativa è il segnale di una flessione da parte della squadra che non vince dal 14 febbraio (3-1 casalingo contro il Napoli) e che ha rimediato solo due punti nelle ultime quattro giornate. Di contro, il Chievo gode di ottima salute. I gialloblù sono reduci da tre risultati utili consecutivi e, grazie alla vittoria ottenuta domenica scorsa a Marassi contro il Genoa, hanno dato slancio alla loro classifica portandosi a più otto dalla zona retrocessione. I veneti, dunque, non sono con l’acqua alla gola e il fatto di poter giocare senza l’assillo del risultato a tutti i costi rappresenta un buon punto di partenza dal punto di vista psicologico. Il Palermo dovrà superare diversi ostacoli per uscire indenne dal confronto con gli uomini di Maran ma i rosanero hanno comunque le carte in regola per conquistare l’intera posta in palio.
La voglia di riassaporare il gusto del successo e di invertire il trend in trasferta (dove in questo campionato la squadra ha vinto una sola volta e ha ottenuto 9 punti dei 35 totali) autorizzano un certo ottimismo e danno maggiore consistenza alla corazza con la quale la formazione di Iachini proverà a difendersi dai colpi dell’avversario.
Anche questa settimana, nella quale il Palermo si è allenato facendo la spola tra lo stadio Barbera e Boccadifalco, ha proposto il tormentone relativo alla difesa a tre o a quattro. Iachini, che sulla panchina del Chievo conquistò la promozione in serie A nel 2008, ha provato come da copione entrambe le formule e scioglierà il nodo a ridosso del match anche in base alla disposizione della compagine gialloblù. Non è da escludere, comunque, il ritorno della difesa a quattro da inquadrare nell’ambito del 4-3-2-1 o 4-3-1-2. Nel primo caso tornerebbe in prima fila Quaison come trequartista al fianco di Vazquez e a supporto di Dybala, sempre più uomo-mercato e obiettivo concreto della Juventus pronta ad offrire al giocatore oltre due milioni di euro annui di ingaggio. Con il 4-3-1-2, invece, salirebbero in attacco le quotazioni di Belotti anche se il “gallo”, chiuso dal tandem argentino, con ogni probabilità partirà nuovamente dalle retrovie.
Il Palermo, nel frattempo, si conferma una vetrina importante in chiave nazionale per diversi elementi dell’organico. Oltre a Chochev, Lazaar e Ujkani, sono stati convocati nelle rispettive rappresentative lo sloveno Andelkovic per la gara di qualificazione agli Europei contro San Marino del 27 marzo e l’amichevole di tre giorni dopo in Qatar, Belotti nelle gare amichevoli dell’Under 21 contro Germania e Serbia (in programma il 27 a Paderborn e il 30 a Benevento) e lo svedese Quaison per il match di qualificazione agli Europei sul campo della Moldavia (27 marzo) e l’amichevole del 31 in casa contro l’Iran. Anche Gonzalez in un primo momento figurava nell’elenco dei convocati della Costarica ma il difensore, ancora alle prese con la riatletizzazione e di conseguenza indisponibile per la trasferta di Verona, ha dovuto rinunciare a causa dell’infortunio muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime due gare di campionato.


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