Una passione, quella per la musica, che ha segnato un ritorno alla vita per Alberto Foresta. Il giovane – di San Giovanni La Punta, nel Catanese – sta partecipando a un concorso internazionale di liuteria che lo vede protagonista assoluto in Sicilia. Infatti, all’evento in questione – come racconta a MeridioNews il 37enne – sono […]
Alberto Foresta, un catanese al concorso internazionale di liuteria: «Voglio fare conoscere la nostra terra»
Una passione, quella per la musica, che ha segnato un ritorno alla vita per Alberto Foresta. Il giovane – di San Giovanni La Punta, nel Catanese – sta partecipando a un concorso internazionale di liuteria che lo vede protagonista assoluto in Sicilia. Infatti, all’evento in questione – come racconta a MeridioNews il 37enne – sono soltanto tre gli italiani tra i settanta partecipanti, molti di questi asiatici. «Studiando i ponti sono venuto a conoscenza di questo sito che ogni anno indice un concorso per premiare il miglior ponticello di violino sia dal punto di vista estetico che funzionale. Nel mio caso – racconta Foresta – ho cercato di mantenere le forme tradizionali».
Un viaggio nel mondo della musica che per il 37enne va avanti da cinque anni, lasciandosi alle spalle esperienze di diversa natura, tra cui il lavoro in un negozio di telefonia, il chitarrista e un corso come ingegnere del suono. Poi arriva la liuteria. «Mi sono dedicato a questo mondo poiché sentivo forte l’esigenza di voler ristabilire un equilibrio nella mia vita», aggiunge il 37enne che vanta una cerchia di contatti provenienti da tutto il mondo e che, dunque, lo portano a viaggiare per consegnare gli strumenti: «Questo diventa un importante mezzo di confronto con gli appassionati del mestiere che hanno punti di vista differenti». L’intento del musicista è quello di essere presente nelle città che hanno orchestre o scuole di musica come Monaco o Berlino, considerandosi una persona controcorrente: «Faccio il percorso inverso di quanto è stato fatto a Catania dagli anni Settanta in poi, quando i liutai si sono chiusi in se stessi e poi sono spariti senza avere più contatti». L’attenzione viene rivolta anche alle tradizioni che, secondo Foresta, tendono a sparire poiché le si conserva come un segreto da non voler condividere, quando all’estero accade il contrario: molti sono venuti nella nostra terra per apprendere l’arte e hanno creato una loro tradizione.
Un fenomeno che decreta una forte competizione tra appassionati del settore «sia dal punto di vista estetico che sonoro», evidenzia il 37enne. L’obiettivo di quest’ultimo, specie in occasione del concorso, è quello di portare in alto il nome di Catania: «Ci rivolgiamo altrove per dei servizi, pensiamo che tutto quello che viene da fuori sia fatto meglio di quanto possiamo fare noi e invece ci sono tante belle realtà qui». Il concorso prevede una votazione del pubblico – che si chiuderà l’1 ottobre – il cui vincitore otterrà un voucher da una ditta sponsor dell’evento. C’è anche un team di quattro giudici internazionali che giudicheranno la costruzione del ponte e premieranno tre persone attraverso una medaglia d’oro, una d’argento e una menzione d’onore, oltre a premi a parte dati da produttori e fornitori di legname e attrezzature per la liuteria. A concorso concluso viene pubblicato un libro con i migliori ponti anno per anno. Ma chi riesce a classificarsi in questi concorsi viene riconosciuto a livello internazionale, dunque più una questione di prestigio che di vittoria nel senso stretto. Guardando al futuro Foresta racconta: «Ho intenzione di aumentare i contatti con l’estero ma voglio che tutto parta da Catania, dove si potrebbe creare un consorzio di liutai siciliani per promuovere il lavoro che facciamo qui. Si potrebbe lanciare – conclude il 37enne – un piccolo brand con strumenti che nascono qui e che potrebbero essere poi usati in tutto il mondo».