Sono ufficialmente partiti all’aeroporto di Catania i lavori di demolizione del terminal Morandi, passaggio preliminare e strategico per la realizzazione del nuovo terminal B, una delle opere cardine del piano di sviluppo aeroportuale dello scalo etneo. L’investimento complessivo supera i 3 milioni di euro e si inserisce in un più ampio processo di ammodernamento destinato […]
Foto di il giornale dell'architettura
Aeroporto Fontanarossa, iniziata la demolizione del terminal Morandi
Sono ufficialmente partiti all’aeroporto di Catania i lavori di demolizione del terminal Morandi, passaggio preliminare e strategico per la realizzazione del nuovo terminal B, una delle opere cardine del piano di sviluppo aeroportuale dello scalo etneo. L’investimento complessivo supera i 3 milioni di euro e si inserisce in un più ampio processo di ammodernamento destinato a ridisegnare il volto dell’aeroporto nei prossimi anni. Il terminal, oggi in disuso, era stato progettato da Riccardo Morandi nei primi anni settanta.
Demolizione terminal Morandi: il cronoprogramma
Le attività di cantiere seguiranno un cronoprogramma rigoroso, con l’obiettivo di completare la demolizione entro la primavera del 2026. Un intervento complesso, pensato per essere eseguito a scalo pienamente operativo: come sottolinea Sac, la società di gestione, la priorità assoluta sarà garantire la continuità e l’efficienza dei servizi aeroportuali, riducendo al minimo ogni possibile impatto sull’esperienza dei passeggeri. Le operazioni di volo e di transito proseguiranno regolarmente.
La demolizione «selettiva» del terminal Morandi

Dal punto di vista tecnico è stata adottata la soluzione della demolizione «selettiva», che consente uno smantellamento chirurgico e sostenibile della struttura. I materiali verranno separati direttamente in loco, favorendo il recupero e il riciclo. Per Sac, l’operazione segna un vero cambio di passo. «Oggi lo scalo di Catania volta pagina, lasciandosi alle spalle una configurazione spaziale non più adeguata alle esigenze attuali per abbracciare una nuova identità architettonica», ha spiegato la presidente Anna Quattrone, definendo l’intervento un investimento sul biglietto da visita dell’Isola e della città. Un concetto ribadito dall’amministratore delegato Nico Torrisi, che ha parlato di un momento storico per Catania.