Il Comitato per lAmbiente Cinisi-Terrasini per domenica prossima ha organizzato una giornata di pulizia del Lungomare Peppino Impastato.
Quando chi governa non è in grado di garantire i servizi essenziali, la reazione della cosiddetta società civile non si fa attendere. La grave emergenza rifiuti caratterizzata dalla raccolta a intermittenza che dallestate scorsa sta interessando i comuni del palermitano ha smosso le coscienze di alcuni cittadini che stanchi di assistere allinerzia delle amministrazioni comunali hanno deciso di mettere a disposizione le proprie idee (e le proprie braccia).
E il caso del Comitato per lambiente Cinisi-Terrasini, un gruppo di lavoro nato spontaneamente a seguito dellinvasione dei rifiuti nelle strade di quei due comuni. Due centri che anziché rappresentare due realtà turistiche deccellenza in grado di offrire servizi e attrazioni si sono trasformati, a causa della miopia e dellinefficienza degli amministratori attuali e passati, in paesi-dormitori perdendo di fatto la denominazione di località turistica per diventare, molto più semplicemente, località di villeggiatura.
Domenica prossima, 11 novembre, di buon mattino, aderenti al comitato e semplici cittadini muniti di guanti e sacchetti di plastica si daranno appuntamento presso il Lungomare Peppino Impastato di Terrasini, larteria che costeggia un panorama mozzafiato che va dai faraglioni alle rocce di Cala Rossa. Luogo incantevole abbandonato allincuria e trasformata quasi in una discarica a cielo aperto.
Liniziativa rientra tra le azioni dimostrative che il comitato intende mettere in atto per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto per il territorio. Circa un mese fa, una pedalata ecologica organizzata dallo stesso comitato, aveva attraversato i due comuni per attirare lattenzione sui cumuli di rifiuti che stazionavano nei pressi dei cassonetti stracolmi. I rifiuti raccolti domenica prossima, quelli differenziabili, saranno consegnati al centro Ecopunto di Cinisi con il quale il comitato ha già avviato un progetto di collaborazione che coinvolge anche le scuole di Cinisi.
Ancora una volta si registra quindi la presa di posizione dei semplici cittadini di fronte alle braccia incrociate dei sindaci non in grado di assumersi le proprie responsabilità, capaci solo di ripetere la solita solfa che la colpa non è loro ma del sistema ATO Rifiuti. Ma le cose invece non stanno proprio così.
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