A Parigi le donne parlano italiano

dal nostro inviato

Parigi – Da quando i tornei dello slam sono diventati più o meno tutti uguali – colpa di campi e racchette, discorso lungo, qualche volta lo faremo –  la prima settimana serve un po’ ad occuparsi dei tennisti italiani e un po’ a cercare di indovinare in che stato di forma si trovano i fab four, qui a Parigi provvisoriamente in tre, per via della defezione di un Murray intenzionato a conquistare il Santo Graal, cioè Wimbledon. Ebbene, l’Italtennis è più o meno ferma allo stesso punto di sempre, magre soddisfazioni dai maschietti tante speranze riposte sulle ragazze. Davanti alle porte di Auteuil la pattuglia azzurra aveva cominciato molto male, non qualificando nessuno dei ragazzi che si accingevano a disputare le qualificazioni, e ha proseguito peggio, abbandonando per intero il torneo già ieri, cioè dopo appena tre turni. L’ultimo a lasciare Parigi, Fognini, è forse il meno colpevole, anche se col Nadal di questi tempi un giocatore con meno problemi mentali avrebbe potuto far di meglio. Invece il ligure, più timido che antipatico, è riuscito a fare e disfare quasi tutto, trovandosi alla fine con un pugno di mosche in mano, nonostante sia sembrato più volte sul punto di sotterrare l’eptacampeon, come lo chiamano da queste parti, che risorgerà, eccome se risorgerà, ma non prima di mercoledì. Del povero Seppi, sempre più ingrigito dopo il mezzo exploit di Melbourne, poco da dire, ha vinto le sue due partite e poi si è squagliato davanti ad Almagro, complice, pare, un mezzo infortunio.

Ma se l’Atene maschia piange stavolta la Sparta femmina ride anche se solo oggi sapremo quanto ampio sarà il sorriso. Abbiamo addirittura tre ragazze che si accingono a disputare gli ottavi di finale e due di loro – Schaivone ed Errani –  sono già state finaliste qui al Roland Garros, seppure con alterne fortune. Il compito di una sembra proibitivo (la Vinci contro la Williams), di un’altra terribilmente complicato (la Schiavone contro la terribile Azarenka) della terza un po’ più semplice (la Errani contro la Suarez Navarro, una specialista del rosso ma che non dovrebbe troppo impensierire Sarita). Mettiamola così: se dovessimo arrivare con tutte e tre ai quarti sarebbe un trionfo così sorprendente che al confronto il mundial vinto da Bearzot era prevedibilissimo; se ne dovessero arrivare due un vero e proprio successo; se una sola la logica delle cose. E se nessuna, una spiacevole sconfitta visto che le italiane fanno finale qui da tre anni di fila. Tra qualche ora sapremo, oggi giocano la Vinci – che avrà l’onore di far attendere Sua Maestà sul centrale – e la Errani; domani sarà il turno della vincitrice del 2010, Francesca Schiavone.

E i Fab Four provvisoriamente in tre? Beh, Djokovic ieri ha travolto Dimitrov, di Nadal abbiamo accennato e Federer è sempre Federer: se si gioca a ritmi compassati non ti farà mai vedere la pallina ma se becca uno che tira forte e si muove rapido potrebbero essere dolori. Ma Djokovic si è fatto un po’ di bua e Nadal è sempre misterioso, lo spazio per una sorpresa c’è.  


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]