«Uno scandalo mettere a bando un servizio di vigilanza per gli hub vaccinali destinati alla chiusura, coinvolgendo lavoratori storici costretti al cambio appalto, ben sapendo che potranno contare su una brevissima durata lavorativa». Lo sostiene Filcams Cgil che punta il dito contro Regione Siciliana e Asp di Catania, e annuncia un esposto alla procura della Repubblica. […]
A bando servizio di vigilanza per hub vaccinali destinati alla chiusura. Filcams Cgil: «Uno scandalo». E l’Asp replica
«Uno scandalo mettere a bando un servizio di vigilanza per gli hub vaccinali destinati alla chiusura, coinvolgendo lavoratori storici costretti al cambio appalto, ben sapendo che potranno contare su una brevissima durata lavorativa».
Lo sostiene Filcams Cgil che punta il dito contro Regione Siciliana e Asp di Catania, e annuncia un esposto alla procura della Repubblica.
Per questo motivo, in mattinata, in concomitanza con la convocazione dell’Ufficio Provinciale del lavoro, si è svolto un sit-in di protesta davanti la sede dell’azienda sanitaria.
A essere coinvolti ventidue lavoratori che attualmente lavorano alla Mondialpol security di Termini Imerese, già aggiudicataria del servizio di vigilanza del Policlinico, dell’ospedale San Marco e dell’Arnas Garibaldi. Tutti lavoratori che, temporaneamente e in maniera straordinaria, hanno lavorato nel periodo pandemico negli hub vaccinali di Catania e provincia.
Da lunedì prossimo il servizio sarà affidato a un raggruppamento temporaneo di imprese che, spiega il sindacato, «governerà il processo ancora per pochi mesi dal momento che, come avvenuto in altre località della provincia, gli hub stanno gradualmente chiudendo i battenti».
Non si è fatta attendere la replica dell’Asp di Catania che in una nota scrive di aver «esperito gara per l’affidamento del servizio di vigilanza armata presso gli hub vaccinali, per le necessità derivanti dall’emergenza Covid-19 e per soddisfare ulteriori esigenze aziendali che si dovessero manifestare presso le strutture aziendali».
L’Asp aggiunge che «non sussistono motivi che inducano a pensare che si tratti di appalto di brevissima durata lavorativa, stante che i servizi aggiudicati sono destinati a soddisfare anche esigenze extra Covid, come la tutela dell’ordine pubblico».
«Per le ragioni espresse – conclude la nota – si tratta di nuovi servizi appaltati, legati a situazioni contingenti, e che comunque hanno costituito ulteriore occasione di inserimenti lavorativi».
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