A 13 anni entra a far parte dell’Hamburg Ballettschule Giovane palermitana realizza il suo sogno

Mentre le altre bambine giocavano con le bambole, lei giocava anche a diventare una ballerina, finché ci è riuscita. Perché anche se ha solo 13 anni Lavinia Seminara è una ballerina e talmente brava da essere entrata a far parte della Hamburg Ballettschule, una delle scuole di danza più importanti del mondo. 

Ha indossato le sue prime scarpette a sette anni e non le ha più mollate, nonostante la fatiche che solo chi intraprende questo percorso può capire. E adesso arrivano le prime grandi soddisfazioni. Ad agosto Lavinia si trasferirà, lontano da casa, dalla famiglia. Ma è una ragazzina grintosa e coraggiosa, come racconta la madre, Claudia Virga, emozionata e ancora incredula: «Il mio è un entusiasmo doppio – dice a Meridionews -,  da insegnante di danza (insegna nella stessa scuola n cui si è formata la figlia) e da genitore. La competizione è stata ardua, c’erano ballerini a livello internazionale, coreani, inglesi, spagnoli, francesi. Non ci spettavamo questi risultati, ci speravamo ma davvero non ce lo spettavamo e per questo siamo ancora increduli. Questo è il suo sogno e sono al settimo cielo». Lavinia ha iniziato a danzare all’età di 7 anni, prima facendo moderno, e negli ultimi anni classico «Io non volevo che lo facesse per me, perchè sono insegnante di danza moderna. E non volevo forzarla – continua mamma Claudia –  Lei stava in sala ore a guardare me e i miei allievi e mi chiedeva di insegnarle, finché mi sono convinta e l’ho fatta provare. Ho notato subito che aveva una predisposizione, ma sa com’è, pensavo di non essere obiettiva in quanto sua madre e così ho chiesto agli altri maestri, validissimi della scuola, Marcello Carini e Michele Pernice che mi hanno solo dato conferma di quel che pensavo. Lavinia ha inoltre una presenza scenica sua, naturale; la tecnica puoi impararla, ma la presenza scenica è altro ed è una marcia in più».

Il traguardo raggiunto  è una nuova conquista per il centro coreutico palermitano, che in passato è riuscito a piazzare gli allievi Zeudi Testa al quinto corso della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma ed Erika Bologna al quinto corso della Scuola di Danza del Teatro San Carlo di Napoli.

«Lavinia ha seguito sia lezioni di classico che di moderno con me e Michele Pernice – racconta Aldo Carini – , poi il 25 aprile ha fatto audizione ad Amburgo. Era presente tutta la dirigenza della scuola e anche il direttore della compagnia, John Neumeir. Adesso da Agosto inzierà la sua nuova vita in una delle scuole più prestigiose che esistano, in cui vi è una formazione completa e al passo soi tempi. Siamo felici di poter dare, ancora una volta, una possibilità ai nostri giovani allievi. Uno sbocco – continua – perchè non essendoci più un accademia a Palermo possono sperare solo di essere selezionati in scuole importanti come questa. Prima anche in questa città c’era un’accademia prestigiosa, ai tempi diretta dal maestro Ugo Dell’Ara, poi, vi fu quella dei  piccoli danzatori del teatro massimo e dei giovani danzatori, diretta da Luciano Cannito: poi anche quell’esperienza si concluse e infatti non si è riproposto più il bando per fare accedere i ragazzi». 

Dalla prossima settimana, Lavinia inizierà a studiare tedesco in previsione della partenza. Il tempo di fare gli esami di terza media, di godersi un po’ del suo mare palermitano e poi Lavinia, partirà, ad agosto per Amburgo. La accompagneranno i genitori  quando si sistemerà al convitto dove vivono gli allievi minorenni. Lì sono seguiti in tutto dai tutor che li accompagnano sempre. «Sono strafelice – dice Lavinia – ma devo ancora metabolizzare. È stata un’ esperienza meravigliosa. Cosa è stata la cosa più bella? L’effetto sorpresa. Già perché io non avevo messo in conto di farcela, quindi è stato grandioso due volte. Cosa mi fa paura? Lasciare gli amici e lasciare i miei genitori, il distacco insomma, non mi è mai capitato prima di allontanami così. Ma ci stiamo già organizzando con Skype e tutto quello che può servire per averli sempre vicini. Ho ancora un sacco di cose da sistemare, ci sono anche gli indumenti con le iniziali da dover fare… Che vuol dire? Vuol dire che al convitto quando poi lavano gli indumenti, quelli senza iniziali del proprietario, vanno a finire nel cestino degli oggetti smarriti!. E poi c’è la parte difficile -conclude –  il tedesco. Sto studiando, mi sto mettendo sotto, so già dire Ciao, sì e no, sono ad un ottimo punto!». E giù a ridere mamma e figlia.

In bocca al lupo Lavinia, talento siciliano.


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