Tumori, l’importanza di tornare a fare screening «Pandemia ha frenato il ritmo degli accertamenti»

Non bisogna lottare solo contro il Covid-19. Occorre mantenere alta l’attenzione anche sulle malattie oncologiche. Per riaccendere i riflettori sull’importanza della prevenzione a Valverde, grazie al magazine Paesi Etnei Oggi e all’associazione Centro culturale e ricreativo per la terza età, medici e specialisti del settore hanno discusso e fornito i dati sull’andamento dei casi nel territorio etneo. Ma soprattutto, l’occasione è servita per evidenziare la necessità di sottoporsi agli screening. E per agevolare tutta l’utenza, non solo quindi quella bersaglio, si devono conoscere le tante opportunità che il sistema sanitario pubblico offre anche in Sicilia

Oltre, dunque, la pandemia da coronavirus che inevitabilmente ha inciso sull’organizzazione delle strutture ospedaliere, i controlli sono operativi. Perché, dopotutto, quello italiano è un sistema che garantisce le prestazioni a tutti. La ripartenza, quindi, è già assicurata. Bisogna vincere i timori per sconfiggere i tumori in tempo. «La pandemia ha frenato – ha dichiarato la dirigente del l’Ufficio comunicazione regionale per la Salute Daniela Segreto – la promozione degli screening oncologici, che di fatto rappresentano la prevenzione piuttosto che un trattamento, con i quali noi possiamo intercettare la malattia ancora prima che questa sia visibile. Siamo ripartiti ma con una sorta di stop and go che non ha fatto bene alle attività di prevenzione. Adesso stiamo dicendo alla popolazione e agli operatori sanitari di ripartire alla grande perché le malattie croniche non trasmissibili non aspettano, continuano ad andare avanti se non facciamo qualcosa. Abbiamo istituito la rete oncologica regionale, la rete senologica. Ognuna delle nove Asp – conclude – offre gli screening gratuiti secondo un piano regionale che è sotto l’egida dell’assessorato alla Salute. Si trovano anche le informazioni su dove potere effettuare gli interventi, la chemioterapia e le altre cure nei casi di malattia conclamata». 

Al convegno hanno pure partecipato Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Asp 3 Catania, Renato Scillieri, direttore dell’Unità di Prevenzione Malattie cronico degenerative, Vincenzo Ricceri, direttore del dipartimento Scienze Radiologiche, Anna Maria Rumeo, responsabile dell’Unità screening tumore colon retto, Giuseppa Spampinato, responsabile dell’Unità Screening ginecologico, e Thea Giacobbe, esperta in tutela dei diritti umani. Tutti, con l’ausilio dei numeri riferiti al contesto etneo, hanno illustrato le opportunità di prevenzione e cura a Catania abbandonando quella visione che vedeva nei viaggi della speranza fuori regione l’unica strada d’uscita.

E per coloro che fossero interessati a conoscere i contenuti del convegno, tutta la registrazione dell’appuntamento sarà trasmessa giovedì alle ore 21.30 su Sestarete Tv (canale 215 del digitale terrestre) e in streaming sul sito www.gruppormb.it.


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