Davanti la Cittadella universitaria a luglio 2017 venne travolto e ucciso il 25enne studente di Medicina. Dopo tante iniziative, tra cui l'intitolazione di un'aula studio, il luogo dov'è morto ha bisogno di una urgente manutenzione. Guarda le foto
Strisce pedonali scolorite quattro anni dopo la morte di Danilo Mai individuato il pirata. Resta la promessa del sovrappasso
Quattro anni dalla morte di Danilo Di Majo. 1460 giorni che però non sono bastati per mettere davvero in sicurezza gli attraversamenti pedonali nei pressi della Cittadella universitaria di Catania, lungo viale Andrea Doria. Il tempo continua a passare e la sensazione è che anche il ricordo di quanto avvenuto la sera del 24 luglio 2017 sia ormai una collera da confinare a familiari e amici dello studente di Medicina, 25 anni, che quella sera stava attraversando la strada utilizzando le strisce pedonali. Secondo la ricostruzione dell’epoca una macchina arrestò correttamente la sua corsa, mentre un secondo autoveicolo sorpassò il primo centrando il 25enne. Il mezzo non si fermò a prestare soccorso scappando via. Da allora chi era alla guida non è mai stato identificato nonostante l’apertura di un fascicolo, da parte della procura di Catania, con l’accusa di omicidio stradale. Di Majo morì dopo cinque giorni di agonia e il ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro.
Attorno al ragazzo si sono subito stretti amici e colleghi universitari con una lunga serie di iniziative. Tra queste una partecipata fiaccolata e l’intitolazione di un’aula studio dell’Ersu. In mezzo la battaglia per rendere più sicuro l’attraversamento pedonale in cui è stato ucciso. Sulla piattaforma online Change sono state quasi novemila le persone che hanno firmato una petizione indirizzata all’allora sindaco Enzo Bianco. Il 18 dicembre 2018 un primo, piccolo, obiettivo con la parziale messa in sicurezza della zona grazie all’istallazione di due telecamere, alcuni segnalatori luminosi di velocità, bande sonore e una nuova segnaletica verticale con il posizionamento di alcuni dossi proprio nel punto in cui vennero dipinti degli attraversamenti pedonali. L’obiettivo a lungo termine però è sempre stata la costruzione di un ponte pedonale, istallazione presente negli anni ’90 ma poi rimossa.
Il progetto in un primo momento sembrava dovere rientrare come opera collegata al parcheggio scambiatore Fleming, salvo poi essere esclusa. Un’alternativa tuttavia è stata concepita grazie al workshop SovrApasso d’uomo. Durante uno degli incontri il sindaco Salvo Pogliese prese l’impegno di inserire l’opera vincente tra quelle finanziabili nell’ambito del Patto per Catania. In attesa di capire quando l’opera vedrà la luce l’attraversamento pedonale resta in uno stato di semi abbandono. Tutte le strisce pedonali sono ormai sbiadite e l’attraversamento rimane tra i più pericolosi della città.