Il governo Musumeci ha accettato come raccomandazione un ordine del giorno presentato dal M5s e sostenuto dal Pd. Davanti alla richiesta delle opposizioni, adesso il governo dell'Isola sembra voler fare un passo indietro
Regione ritirerà l’affidamento per gli inceneritori? A chiederlo sono stati pure i deputati di M5s e Pd
Il governo Musumeci ha accettato come raccomandazione un ordine del giorno presentato all’Ars dal Movimento 5 stelle e sostenuto dal Pd che impegna l’esecutivo a revocare l’avviso per l’affidamento in concessione della progettazione, della costruzione e della successiva gestione di due termoutilizzatori o termovalorizzatori. Il passaggio è avvenuto in aula davanti alla assessora ai Rifiuti Daniela Baglieri. «Presenteremo una interrogazione parlamentare urgente per chiedere al governo se provvederà all’immediata revoca dell’avviso – afferma il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo – Il governo ha accettato come raccomandazione il nostro ordine del giorno, ci aspettiamo quindi che sia conseguente». Tutto parte dall’avviso esplorativo pubblicato dalla Regione per sondare la disponibilità a costruire un impianto previsto per la Sicilia orientale e uno sulla parte occidentale. A Lupo fa eco il deputato del M5s Giampiero Trizzino. «Inceneritori? Non erano in alcun modo contemplati nel piano rifiuti: il governo revochi l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e successiva gestione di questi impianti – aggiunge il deputato – Se Musumeci vuole costruire inceneritori al posto delle discariche, deve riscrivere daccapo il piano dei rifiuti, sottoporlo nuovamente al Parlamento e soltanto dopo che tutto l’iter sarà concluso potrà presentare il bando per i termovalorizzatori».
Il coro di chi esprime in maniera decisa il proprio parere contrario ai due impianti sembra essersi levato da più parti. Agli inviti di Pd e Movimento 5 stelle all’Ars rivolti a Musumeci, si è aggiunta la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia. Che poche ore fa ha manifestato la sua contrarietà agli inceneritori, sottolineando come continuerà a battersi affinché gli impianti non vengano realizzati. Nei giorni scorsi, un approfondimento di MeridioNews aveva messo in luce come la capacità prevista dall’avviso riguardante la quantità dei rifiuti che i due impianti dovrebbero trattare sarebbe in esubero rispetto al reale fabbisogno della Sicilia.
Uno dei progetti su cui si è espressa Baglieri è quello proposto dalla Si Energy, una srl con 20mila euro di capitale sociale amministrata dal commercialista bresciano Giorgio Alberti, ma di proprietà delle famiglie Stabiumi e Lonati. È proprio a ridosso dello stabilimento della zona industriale di Catania che si trova il terreno di oltre 67mila metri quadrati su cui dovrebbe sorgere il termovalorizzatore. Il progetto dell’impianto inviato in Regione è del 2020 e prevede 555mila tonnellate di rifiuti all’anno da smaltire in 341 giorni. Sarebbero, invece, circa 121mila le tonnellate annue di scorie prodotte nell’incenerimento. Numeri che, secondo la commissione regionale sarebbero viziate da una sovrastima dei rifiuti trattabili. Resta pure il problema di compatibilità con le attuali normative, che prevedono che gli impianti di trattamento dei rifiuti organici ottengano il nulla osta dalle Srr.